Un membro della famiglia Escobar farà causa ad Apple. Sembra incredibile ma Roberto De Jesus Escobar Gaviria, meglio noto per essere il fratello biologico del signore della droga Pablo Escobar, ha deciso di fare sul serio, oltre che a modo suo, nel campo della tecnologia: prima lanciando Escobar Fold 1, un Android pieghevole che sfida nientemeno che Samsung, Huawei e Motorola, poi anticipando l’avvio di una class action contro Apple per la stratosferica somma di 30 miliardi di dollari.
Il protagonista, gli eventi e i colpi di scena sembrano quelli di una avvincente serie televisiva, di quelle che vanno tanto di moda. Questa volta però, invece che nelle puntate della TV in streaming, le battute arrivano dalle testate internazionali dedicate alla tecnologia. Il fratello di Pablo Escobar alla tenera età di 72 anni ha deciso di entrare a gamba tesa nell’hi-tech e le sue dichiarazioni suonano come un grido di guerra scagliato dalla Colombia a Cupertino.
In riferimento al terminale Escobar Fold 1, l’improbabile imprenditore hi-tech dichiara «Ho detto a molte persone che avrei battuto Apple e lo farò», spiegando che il prezzo contenuto di 349 dollari è possibile per aver tagliato tutti gli intermediari, le reti e i rivenditori. Subito dopo però iniziano le dichiarazioni di guerra indirizzate a Cupertino «Questo è il mio obiettivo, quello di battere Apple e di farlo da solo come ho sempre fatto».
Per chi non riesce a spiegarsi l’accanimento contro Apple, il fratello di Pablo Escobar illustra tutto nei dettagli, rincarando pure la dose «Sono truffatori e ora stiamo preparando la causa legale. Stanno tradendo le persone e vendono telefoni inutili ai consumatori, troppo cari. I miei avvocati sono pronti da molto tempo, ma prima di denunciarli e restituire i soldi alle persone che meritano, volevo mostrare loro che il mio prodotto è molto meglio».
I dettagli del diabolico piano di vendetta di Escobar che farà causa ad Apple includono anche un obiettivo alla Robin Hood, tutto a favore dei consumatori e utenti Apple traditi, come dichiarato a Digital Trends «Il 6 gennaio del prossimo anno 2020, la causa per azione collettiva da 30 miliardi di dollari sarà presentata nei tribunali della California d’America. Vogliamo che Apple restituisca alla popolazione alcuni dei loro profitti illegali. Ci penserò io. Ho speso quasi 1 milione di dollari solo in avvocati per iniziare questa causa».
La storia ha dell’incredibile, da fiction televisiva nemmeno troppo realistica. In Italia sarà un giorno festivo, in ogni caso curiosi e appassionati potranno seguire gli sviluppi dal 6 gennaio 2020.
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