Il blocco di Huawei in USA è stato in parte prorogato, sia per produrre e commercializzare notebook con Windows, sia sul fronte delle apparecchiature di rete, in ogni caso il costruttore ha sempre respinto le accuse sui rischi di sicurezza sollevate dagli USA e si prepara a difendersi contrattaccando in tribunale la Federal Trade Commission.
L’ente federale USA che supervisiona il mercato delle comunicazioni ha infatti stabilito negli scorsi mesi che gli operatori USA che acquistano apparecchiature di rete cellulare di costruttori cinesi non potranno ricevere i sussidi governativi.
Naturalmente il blocco vale per i costruttori cinesi ritenuti pericolosi per la sicurezza nazionale, inclusi nella lista nera firmata da Trump, tra cui il più importante è senza dubbio Huawei, ma include anche ZTE e altri ancora. Il blocco riguarda fondi governativi per 8,5 miliardi di dollari a sostegno del rinnovo delle strutture di rete degli operatori mobile per le aree rurali e meno connesse.
Oltre a respingere le accuse sui rischi di sicurezza, Huawei si è spinta oltre dichiaranto che il blocco imposto dalla FCC è incostituzionale. Così non sorprende che il colosso cinese stia preparando un’azione legale in sua difesa. Secondo il Wall Street Journal la controffensiva legale di Huawei inzierà la prossima settimana.
In realtà nel Paese le strutture di rete Huawei e ZTE non sono molto diffuse, soprattutto per quanto riguarda i principali e più grandi operatori. Viceversa diversi piccoli provider locali, nelle aree rurali e meno servite, impiegano apparecchiature di marchi cinesi perché proposte a prezzi più abbordabili. Ma il blocco dei fondi per l’acquisto di nuove apparecchiature non è l’unica misura stabilita dalla FCC: altre disposizione puntano a costringere gli operatori a eliminare i dispositivi di rete cinesi già installati e in uso.
In Italia le cose vanno decisamente meglio per Huawei: nonostante il blocco in USA i sui terminali Android continuano a essere apprezzati da numerosi utenti. Negli scorsi giorni in occasione della prima confeferenza italiana per sviluppatori Huawei ha annunciato investimenti per 10 milioni di dollari a sostegno dello sviluppo di app per il proprio ecosistema.
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