Una svista costata cara ad Apple: pagherà 467.000 mila dollari quale sanzione per aver contrattato, inavvertitamente, per ben due anni con una società presente nella lista nera degli USA. A riferirlo è l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) degli Stati Uniti, ma è stata Apple ad ammettere i suoi errori. Ecco i fatti.
E’ la stessa società di Cupertino a rivelare che l’App Store ha inavvertitamente violato la lista nera imposta dagli USA contro uno sviluppatore sloveno. Come riporta il WSJ, è la società di Cupertino ad aver rivelato la violazione non appena si è resa conto dell’accaduto.
Nei fatti Apple avrebbe stipulato un accordo di sviluppo di app con SIS d.o.o, uno sviluppatore con sede a Trzin, in Slovenia, che gli USA avevano invece inserito in una lista nera, impedendo alle società statunitensi di avere con questa rapporti commerciali.
Nel febbraio 2015, l’OFAC aveva inserito la società slovena nella lista nera insieme al suo proprietario di maggioranza, Savo Stjepanovic, perché ritenuto responsabile si far parte di una rete internazionale di traffico di steroidi. Nel maggio del 2017, l’OFAC ha rimosso Stjepanovic e la SIS dalla lista nera, ma nelle more, e in costanza di black list, Apple ha continuato a intrattenere rapporti commerciali con tali soggetti.
Più nel dettaglio, durante il periodo in cui la società era nella lista nera, Apple ha effettuato 47 pagamenti relativi ad alcune app, incluso un pagamento diretto alla SIS, secondo quanto affermato dall’OFAC. Si badi bene che Apple ha raccolto circa 1,2 milioni di dollari dai download delle app dello sviluppatore sloveno.
Curiosa la negligenza in cui è incappata Apple. In pratica, il giorno in cui Mr. Stjepanovic e la società SIS sono stati inseriti nella lista nera, Apple ha lanciato indicato i nomi dei titolari degli account degli sviluppatori delle app, indicandoli come soggetti in lista nera. Stranamente, però, lo strumento di screening della società per tali sanzioni non è riuscito a identificare SIS come entità presente nella lista nera, perché il sistema di Apple ha elencato la società come “SIS DOO”, anziché “SIS doo” nell’elenco OFAC. Un errore grossolano che non ci si aspetta certamente da una società come Apple, che opera nel settore software con estrema precisione
Apple avrebbe presumibilmente omesso di identificare Mr. Stjepanovic come individuo nella lista nera anche nel suo sistema, perché all’epoca Apple non controllava tutti i singoli utenti associati ad un account App Store.
È stata la combinazione di questi due fattori a far cadere Apple in errore e a portarla alla violato di tale lista nera per un periodo di ben due anni. L’OFAC afferma che Apple ha accettato di pagare una multa di 467.000 dollari; ovviamente da allora ha apportato le opportune modifiche al proprio programma di conformità perché un errore simile non accada in futuro.