Il mercato delle fotocamere ha visto giorni migliori, ma anche se la crisi più profonda riguarda le compatte sempre più in competizione con gli smartphone, le acque non sono tranquille nemmeno per alcuni dei marchi più noti nei segmenti e modelli superiori, tra questi senza dubbio anche Olympus.
Fino a pochi mesi fa Yasuo Takeuchi, amministratore delegato dello storico costruttore giapponese, aveva escluso la possibilità di una cessione della divisione fotocamere. Più recentemente però il dirigente non solo è tornato sui propri passi con dichiarazioni di tutt’altro tenore, ma ha avviato una consistente riorganizzazione interna, conferma che piani in questo senso sono ora presi in considerazione.
Nelle ultime settimane Olympus ha avviato un programma per la riduzione del costi anticipando che sarà esteso anche con il licenziamento di personale, come dichiarato dal Ceo «La questione del personale dovrà naturalmente essere affrontata. È una strategia per migliorare le prestazioni e qualcosa che avverrà a tempo debito» come riporta Bloomberg. Il dirigente è anche tornato su suoi passi: riprendendo i suoi commenti precedenti in cui escludeva la possibilità di una cessione della divisione, ora ha dichiarato che questa opzione può essere presa in considerazione.
Secondo i precedenti risultati trimestrali la divisione fotocamere di Olympus vale complessivamente il 6% delle vendite totali, risultando la divisione con i margini e la crescita più bassi della multinazionale. Secondo alcuni osservatori il piano annunciato per il taglio dei costi e la riduzione del personale è una manovra che punta a migliorare le prestazioni, e forse anche per soddisfare alcuni investitori statunitensi, ma che non conferma con certezza assoluta che la società venderà la divisione fotocamere nel giro di alcuni mesi.
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