Il Washington Post ha esaminato innumerevoli denunce di comportamenti inappropriati emersi nelle recensioni su App Store per sei applicazioni social, tra cui alcune rivolte ai minori. Le recensioni degli utenti includono oltre 1.500 denunce su possibili approcci sessuali ricevuti dagli utenti sul social o chat room presenti nelle classifiche App Store. Una di queste app incriminate era rivolta a utenti dai 12 anni in sù.
La testa statunitense ha ispezionato manualmente le oltre 1.500 recensioni che menzionavano situazioni o approcci sessuali spiacevoli. In una di queste un utente descrive di aver chattato con un “uomo malato di testa e disgustoso che ha deciso di mostrare alcune cose che non avrebbero dovuto essere mostrate”. In questo caso, l’app incriminata era Monkey.
Durante l’indagine i giornalisti hanno parlato con diversi utenti, tra cui una quindicenne che ha dichiarato di “volersi prendere a schiaffi” per aver utilizzato tali app, e questo a causa degli approcci che ha ricevuto da parte di utenti di sesso maschile, anche dopo aver dichiarato la propria età agli interlocutori.
Apple ha un processo di revisione delle app più rigoroso rispetto alla maggior parte degli altri store digitali, ma tale controllo si estende soltanto alle app, non anche al modo in cui gli utenti interagiscono con le app. Tuttavia, il Post suggerisce che Apple potrebbe revisionare la pubblicazione delle recensioni, per accorgersi di come un applicativo viene utilizzato.
Dal rapporto si evidenzia come circa il 2% di tutte le recensioni iOS di Monkey, classificata al 10° posto nella categoria dei social network all’inizio di questo mese, contenevano giudizi negativi per comportamenti inappropriati degli utenti.
A seguito dell’indagine, Apple ha aumentato il limite di età minima per l’utilizzo di Monkey a 17 anni. Un portavoce Apple ha dichiarato al Post quanto segue:
Abbiamo creato l’App Store come luogo sicuro e affidabile per i nostri clienti in cui ottenere app, e per questo prendiamo molto sul serio tutte le segnalazioni di contatti inappropriati o illegali
Nel frattempo, l’ex direttore Apple delle recensioni App Store, Phillip Shoemaker, ha ricordato che già in passato Apple ha bandito le cosiddette app “chat roulette”, e che tale iniziativa dovrebbe essere presa anche per le chat di incontri casuali.
Anche nei giorni scorsi, comunque, Apple ha dato prova di voler sacrificare la pubblicazione di determinate app in favore della sicurezza degli utenti: allo scopo, ha bandito da App Store tutte le app per lo svapo.