Apple continua a spuntare ampi margini di profitto sui suoi dispositivi. La conferma della regola che vale da anni in base alla quale Cupertino riesce a trarre da ciascun prodotto maggiori profitti di quanto sia possibile a tutti i suoi concorrenti, arriva dalla analisi di un iPhone XS 11 Max redatta da TechInsights. Secondo l’azienda specializzata in “indagini” sulle componenti, Apple vende negli USA l’iPhone 11 Pro Max 1099$ ma i costi dei soli componenti per lo smsrtphone high-end corrisponderebbero a meno della metà,
Di tutti i pezzi con i quali è costruito l’iPhone il più costoso è la tripla fotocamera stimata 73,50$. Si tratta di una vera novità, visto che in passato (per iPhone XS Max) questa componente era solo il quarto pezzo più costoso per cui Apple spendeva poco più di 40$; si tratta di un segnale di quanto ha investito Apple nel settore della fotografia intorno al quale ruota tutto il marketing degli iPhone del 2019.
Nella scaletta dei prezzi segue poi il display AMOLED con touchscreen, il cui costo è stimato in 66,50$ (molto meno dello scorso anno, nonostante la qualità sarebbe superiore). Il processore A13 avrebbe un costo di 64$. Il costo di assemblaggio in Cina o India è stimato in 21$. In definitiva per il costo totale dei componenti, TechInsight stima un prezzo di 490,50$, si tratta del 45% del prezzo finale, il che genera un margine importante.
Non possiamo però non sottolineare che le analisi di questo tipo corrono il rischio di essere imprecise. Non tengono infatti in conto di costi quali: ricerca e sviluppo, costi di software e royalty per brevetti vari sfruttati nel dispositivo (si paga per l’uso di font, di codec video, per sfruttare tecnologie legate alla telefonia cellulare e molti altri ancora), margini di distributori e rivenditori, packaging, distribuzione e marketing. Non sono neppure calcolati i costi del personale di Apple (lo sviluppo di sistema operativo e app varie ha dei costi) ma solo quello di chi assembla il prodotto.
Per questa ragione la stima di quanto costa iPhone XS Max ad Apple deve essere accolta con un po’ di prudenza, così come tutte le stime BOM, sigla di bill of materials (distinta dei materiali).
Alcuni anni addietro, Tim Cook parlando di queste società di analisi che mostrano le stime dei costi di un iPhone, aveva definito tali indicazioni “molto diverse dalla realtà”. “Non ne ho mai vista una (stima dei costi, ndr) che sia nemmeno lontanamente accurata” aveva detto Cook facendo capire che nelle stime mancano una lunga serie di costi anche rilevanti dei quali gli analisi non tengono conto.
È però vero che questa analisi serve a fare un confronto con i concorrenti e con il passato. Apple da questo punto di vista è probabilmente l’azienda al mondo più abile nel generare un margine tra acquisto delle componenti e prezzo di vendita del prodotto. Va anche detto che a termine di confronto l’iPhone XS Max costava meno ad Apple ma veniva venduto ad un prezzo identico e Cupertino “guadagnava” circa il 10% in più per ogni singolo iPhone.
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