In campo smartphone ne abbiamo visti di tutti i colori e soprattutto di tutte le forme; da quelli tradizionali che vanno per la maggiore, fino agli ultimi ritrovati con schermo pieghevole o doppio schermo, ma Andy Rubin ha in cantiere una soluzione che sembra completamente diversa da quanto visto finora con ProjectGem.
Dal punto di vista hardware il fattore di forma distingue ProjectGem da qualsiasi altro terminale noto: invece di uno schermo sempre più ampio mette a disposizione un display molto stretto e allungato. Mentre praticamente tutti i terminali puntano a configurazioni con più fotocamere, sul retro di ProjectGem spicca un solo elemento circolare in rilievo al cui interno sembra esserci una sola fotocamera.
Ma l’originalità di ProjectGem promette di essere ancora più spinta sul versante dell’interfaccia utente e delle funzioni offerte. Andy Rubin stuzzica la curiosità degli utenti con tre post su Twitter «Abbiamo lavorato a un nuovo dispositivo per riformulare la tua prospettiva sui dispositivi mobile» aggiungendo «Dai un’occhiata qui sotto e vedi se è vero».
Ma gli indizi di quello che ProjectGem potrà fare forse sono contenuti in alcune dichiarazioni che il papà di Android ha rilasciato nel 2018 e anche a una serie di anticipazioni che puntavano a un terminale controllato per lo più dall’intelligenza artificiale. Dotato cioè di un software sofisticato in grado di sostituirsi all’utente per svolgere tutte le operazioni più comuni e tediose, riducendo al minimo l’intervento umano, in pratica uno smartphone per disintossicarsi dagli smartphone. In questo scenario il principale sistema di interazione e controllo non sarebbe più lo schermo bensì la voce.
Ricordiamo che Essential Phone, il dispositivo di debutto della società di Andy Rubin, creata dopo la fuoriuscita da Google, era stato accolto positivamente ma è stato un flop commerciale. Svanito il piano di creare un Essential Phone 2, gli obiettivi del nuovo ProjectGem sembrano decisamente ambiziosi. Ora non rimane che attendere per scoprire cosa è stata in grado di partorire la mente di Rubin.