Il prossimo anno TSMC sarà pronta a costruire i primi processori a 5 nanometri prima del previsto, lasciando già intravvedere così l’arrivo del processore Apple A14 destinato agli iPhone 2020 e non solo. Le complessità per progettare e costruire CPU sono tali che richiedono anni di anticipo, questo anche se sul mercato sono appena arrivati gli iPhone 11 e 11 Pro di quest’anno con processore Apple A13.
Ricordiamo che il costruttore di Taiwan ha lanciato il guanto di sfida al colosso dei processori Intel nel 2016. In un settore in cui la Legge di Moore ha dominato per anni, Intel ha incontrato numerosi problemi e difficoltà nelle tecnologie di costruzione più miniaturizzate, viceversa TSMC è arrivata prima ai 7 nanometri nel 2018 con Apple A12, poi con l’evoluzione Extreme Ultra Violet sempre a 7 nanometri per Apple A13 degli attuali modelli.
L’approdo ai 5 nanometri per Apple A14 è pianificato da anni e, salvo inconvenienti dell’ultima ora, si prevede che ancora una volta Cupertino sarà tra le prime società a sfruttare questa nuova tecnologia per i processori dei suoi dispositivi.
Nell’ultimo report sui progressi di TSMC non si fa cenno alla multinazionale di Cupertino, ma ormai da anni Apple è il cliente principale e ultimamente anche quello che adotta per primo nuovi processi e tecnologie nel campo dei processori messi a disposizione da TSMC.
Questa estate l’avvio della nuova tecnologia di produzione era indicato entro la prima metà del 2020 ma sembra che il più grande costruttore di processori a contratto sia in anticipo sulla tabella di marcia e che forse sarà già pronto nel mese di marzo. Proprio per marzo ora si prevede che TSMC sarà già in grado di avviare le nuove linee di produzione con processo a 5 nanometri, in anticipo rispetto alle tempistiche degli scorsi anni.
Per esempio le linee di produzione a 7 nanometri del 2018 sono state avviate a maggio. Lo scorso anno Huawei ha annunciato il primo processore mobile a 5 nanometri, in realtà però Apple è stata la prima a consegnarlo sul mercato all’interno degli iPhone 2018 lanciati a settembre.
L’adozione della tecnologia extreme ultra violet siglata EUV a 7 nanometri ha permesso ad Apple di migliorare fino al 30% l’efficienza energetica dei processori Apple A13 Bionic, ottenendo allo stesso tempo incrementi delle prestazioni fino al 20%.
Con il passaggio di Apple A14 a 5 nanometri è lecito prevedere fin da ora incrementi sensibili sia sul fronte delle prestazioni che per il risparmio energetico, senza contare che il maggior numero di transistor possibile nella stessa area permetterà a Cupertino di migliorare ulteriormente le sezioni della CPU che si occupano di intelligenza artificiale e apprendimento automatico.
Tenendo presente che per il prossimo anno sono previsti i primi iPhone 5G, la connettività per le reti di prossima generazione e i progressi nel campo dei processori lasciano già presagire un anno molto interessante per l’hardware Apple, iPhone e iPad. Non solo: secondo diverse previsioni il 2020 potrebbe anche essere l’anno del primo portatile Apple con processore ARM progettato a Cupertino e costruito da TSMC. Questa è una previsione formulata anche da Intel.