Sphero ha appena annunciato di aver comprato LittleBits, compagnia conosciuta principalmente per la produzione di giocattoli educativi per avvicinare i bambini al mondo dell’elettronica. Si tratta perciò di un’acquisizione sensata visto che negli ultimi anni l’azienda ha spostato la propria attenzione verso lo sviluppo di robot che insegnano le basi della programmazione ai più piccoli.
L’obiettivo di questa unione – spiegano – è quello di portare questo genere di tecnologia all’interno di più aule scolastiche (ma anche nelle case) e aumentare il numero di programmi educativi a disposizione degli utenti. Se si guarda alle due società, insieme hanno venduto oltre 500 milioni di dollari in robot e dispositivi elettronici raggiungendo più di 6 milioni di studenti il tutto il mondo.
Grazie a questa fusione ora Sphero detiene più di 140 brevetti nei settori di robotica, elettronica, software e dell’Internet of Things. E non è la prima volta che l’azienda ne assorbe un’altra: lo scorso anno infatti Sphero acquisì Specdrums, unione che portò poi al lancio di una versione aggiornata del celebre anello Smart per fare musica con i colori.
Il cambio di strategia dello scorso anno, che portò al licenziamento di 45 dipendenti, sembra aver fatto bene all’azienda, che con questa nuova acquisizione prevede di accelerare la propria crescita a livello internazionale: la sfida ora è con aziende del calibro di iRobot che recentemente con il progetto SPARK ha fatto il suo ingresso nel settore dell’educazione.