Gli iPhone sbloccati, descritti come ‘ufficiali’ e in vendita in negozi italiani sembrano essere una invasione. Sono ormai diverse le segnalazioni giunte in redazione, alcune delle quali hanno fatto seguito alla pubblicazione del nostro articolo con cui questa mattina davamo dettagliate informazioni sulle modalità con cui i telefoni vengono commercializzati.
Le mail pervenute alla nostra testata sono in un numero sufficiente a farci ritenere che il fenomeno non è frutto della ‘intraprendenza’ di qualche singolo rivenditore, ma che si è in presenza di un consistente lotto di iPhone importati e distribuiti in vari punti della penisola da un’organizzazione che ha anche provveduto a sbloccarli e ad immetterli nei canali di vendita. Ad essere stati privilegiati da questa iniziativa sembra che siano alcuni negozi presenti in numerosi centri commerciali, come prova la testimonianza di Francesco Falciano che ci segnala iPhone in una vetrina che si affaccia, appunto, sui corridoi di un centro commerciale dell’Emilia Romagna. Un altro lettore che, invece, preferisce restare anonimo di ha inviato l’immagine di un iPhone in vetrina in un negozio di una città Piemontese, ma anche qui si parla di un punto vendita di un centro commerciale.
Identico in tutta Italia il prezzo del telefono: 799 euro. Praticamente tutti i lettori ci raccontano anche di scatole senza cellophane e di telefoni che in qualche caso sono privi di Sim ma che in altri hanno una scheda di At&t, segno inequivocabile della loro origine americana. Il firmware è per tutti il 1.0.2, quello dell’iPhone originale messo in vendita a giugno. Il sistema operativo è stato sottoposto ad un hack che ha italianizzato l’interfaccia. Inutile aggiungere che se questi telefoni sbloccati vengono sottoposti ad un aggiornamento se ne va la possibilità di usare una scheda italiana; nulla di male (ammesso che Apple gradisca questa iniziativa commerciale, fatto su cui non saremmo pronti a scommettere) se un cliente ha ben presente che non si tratta di un iPhone ufficiale e che il rischio è quello di avere, presto o tardi, un costoso soprammobile in tasca invece che un telefono in tasca; qualche cosa di più da ridire ci sarebbe se il cliente, allettato dal prodotto, acquista il telefono senza essere stato informato non solo dei vantaggi ma anche dagli svantaggi che derivano dall’avere a disposizione l'”anteprima” (come viene definita da qualche commesso).