Apple ha rilasciato la seconda beta pubblica di iOS 13 (e iPadOS). L’aggiornamento in questione dovrebbe essere proposto in automatico a chi ha già installato la prima beta. Se non siete registrati come Public Beta Tester, potete farlo seguendo le istruzioni a questo indirizzo.
Anche agli sviluppatori che hanno installato la precedente beta, è proposto un update. A giudicare dalle dimensioni, e dal numero di build (queata è numerata “17A5522g”, la precedente era la “17A5522f”) non è un update particolarmente rilevante e probabilmente serve a correggere bug minori. L’aggiornamento è ad ogni modo disponibile anche per iPhone 7 e 7 Plus, che nella precedente beta erano rimasti fuori.
Questi sistemi operatativi sono stati presentati in anteprima alla WWDC 2019 e arriveranno solo in autunno nella loro versioni definitive, ma i più “audaci” possono ottenere un’anteprima iscrivendosi al programma delle versioni beta pubbliche.
Queste versioni – è bene sottolinearlo – per loro natura, NON sono stabili e, pertanto è meglio NON installarle su computer e dispositivi vari usati per lavoro o usarle se avete bisogno di stabilità assoluta: il corretto funzionamento dei sistemi operativi non è garantito. Lo scopo delle beta è di far provare a un numero maggiore possibile di utenti le nuove funzioni, confidando in azioni imprevedibili che potrebbero portare alla luce bug o incompatibilità del software stesso. Le persone che testano le varie beta man mano disponibili, possono segnalare bug piccoli e grandi, al fine di arrivare a versioni definitive stabili e accettabili dal punto di vista dell’utente.
Se volete rischiare, aiutando Apple a testare i futuri sistemi operativi, a questo indirizzo vi spieghiamo come fare e i requisiti minimi per i vari sistemi. Consigliamo caldamente di fare un backup di tutto prima di procedere: solo in questo modo in caso di malfunzionamenti, sarà possibile tornare indietro.