La Federal Trade Commission statunitense ha sollevato obiezioni contro alcuni documenti presentati in tribunale da Qualcomm nei quali si faceva riferimento a documenti interni di Apple presentati in una precedente diversa azione legale.
Presentati martedì presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto settentrionale della California, i documenti di Apple erano stati divulgati nell’arringa iniziale del procedimento che vedeva contrapposte Qualcomm e Apple, ora risolto dopo l’accordo a sorpresa tra le due aziende.
Reuters riferisce di una presentazione con slide preparata con memo interni, corrispondenze via mail e accordi di licenza che avrebbero dovuto evidenziare i presunti piani di Apple per causare danni finanziari a Qualcomm e interferire nei rapporti contrattuali per avere accordi vantaggiosi in termini di royalty sui chip-modem.
Nell’arringa di apertura Qualcomm ha anche presentato estratti dal “Piano di riduzione delle Royalty di Qualcomm” di Apple nel quale erano elencati metodi per rimodellare i diritti di licenza in regime FRAND, con la pressione commerciale dettata dallo switch ai chip-modem Intel e altre tattiche che avrebbero danneggiato Qualcomm.
La Federal Trade Commission si è opposta alle slide di Qualcomm, definendo quanto presentato “improprio, scorretto e pregiudizievole”. L’FTC, inoltre, afferma di non avere possibilità di poter contestare le slide, spiegando che se questa possibilità fosse concessa, dovrebbe chiamare a testimoniare Apple “per comprendere i documenti nel contesto, la loro finalità e il significato di quanto menzionato”.
Lo scorso mese un giudice distrettuale ha dato ragione alla Federal Trade Commission e ordinato al produttore di chip-modem di rinegoziare tutti gli accordi di licensing. L’ente antitrust americano ha fatto causa a Qualcomm nel 2017. Secondo il giudice della Corte distrettuale di San Jose, Lucy Koh, Qualcomm ha soffocato la concorrenza sul mercato dei chip per smartphone minacciando di tagliare le forniture ed esigendo royalty esorbitanti per le licenze. L’azienda di San Diego ha chiesto una sospensione del giudizio da parte del tribunale distrettuale e presentato un ricorso accelerato alla Corte d’appello degli Stati Uniti del Nono circuito.