Apple ammette di avere avuto informazioni su rotture con perdite di dati su alcuni dischi fissi dei MacBook. A raccogliere l’informazione è Inforworld.
Quanto appreso da Apple, si apprende dal sito americano, sarebbe il primo segnale ufficiale di quanto riscontrato da Retrodata, ormai ad inizio novembre; in quella occasione la società britannica specializzata in recupero dei dati da dischi fissi difettosi o che hanno subito dei dati, aveva lanciato un allarme che interessava una particolare serie di HD prodotti da Seagate e costruiti in Cina.
Come allora riportato da Macity i drive colpiti dal problema erano i modelli ST96812AS e ST98823AS, con firmware 7.01; le componenti in questione sono dischi da 60 e 80 GB normalmente usati in alcuni vecchi modelli di MacBook.
“Stiamo verificando – ha detto Cameron Craig, un portavoce di Apple – le segnalazioni. Siamo al corrente che alcuni clienti hanno avuto dei problemi al disco fisso dei MacBook”
Il bug hardware sarebbe da riferire alle testine di lettura che cadono, letteralmente, sul piatto magnetico, danneggiando irreparabilmente la superficie e rendendola illeggibile.
Il difetto costruttivo è una responsabilità di Seagate, dice Retrodata che ha già fatto fronte ad una cinquantina di MacBook con questo problema, ma tocca ad Apple richiamare i computer per la sostituzione del disco fisso, così come tocca ad un costruttore di auto richiamare la vettura se un fornitore ha costruito una componente difettosa.
Il consiglio di Retrodata per chi ha un computer con quel tipo di disco è di fare continui back up e se dovesse raccogliere qualche segnale di mancata lettura dei dati non usare un software per il recupero delle informazioni o per la ricostruzione del disco perché in questo caso si corre il rischio di peggiorare la situazione, distruggendo interamente il contenuto e rendendo impossibile il lavoro di ricostruzione da parte delle società specializzate.