Amazon copia le strategie di Apple nel campo della musica digitale e prova persino a reclutare gli stessi partner.
Questo quello che si può dedurre dalle informazioni raccolte dalla rivista Billboard secondo cui Amazon non solo, come ha spesso fatto Apple, userà la notte del Superbowl per dare visibilità al suo servizio di vendita di canzoni via Internet, ma presenterà una iniziativa promozionale con Pepsi che di Apple è stato il primo grande partner nel campo dei concorsi.
Secondo quello che ha appreso Billboard, come già accaduto nel 2004 tra Apple e Pepsi, chi acquisterà le bottiglie di alcuni prodotti della nota azienda che opera nel campo delle bevande e degli alimentari, avrà la possibilità di avere canzoni in omaggio dal negozio di Amazon. A differenza di quanto accaduto con il concorso iTunes sarà necessario comprare cinque bottiglie per avere diritto alla canzone in regalo; le bottiglie del concorso sono cinque miliardi, il che significa che la canzoni in regalo sono un miliardo, dieci volte quelle che tre anni fa mise in palio Apple.
Come noto ai lettori di Macity l’iniziativa venne considerata se non un fallimento, certo piuttosto deludente. Dei cento milioni di tracce messe in palio solo cinque milioni vennero effettivamente riscosse, il 5% del totale e appena il 20% delle previsioni stilate allora da Apple e Pepsi. Amazon sarebbe riuscita, dice ancora Billboard, a spuntare condizioni economiche migliori di quelle che aveva allora stipulato Apple; in occasione del promozione iTunes la Mela pagava alle case discografiche le canzoni per quello che esse costavano, il colosso di Internet pare che paghi ciascuna canzone 40 centesimi invece che 65/70 centesmi del loco costo regolare. L’iniziativa di Amazon si configurerebbe, dunque, come una vera e propria strategia per la promozione della musica digitale che vede anche la partecipazione delle case discografiche.
A questo proposito Billboard, una testata che ha antenne piuttosto sensibili nel campo della musica e dello spettacolo, sostiene che Amazon ha immaginato l’iniziativa come uno strumento di pressione nei confronti delle case discografiche che ancora non hanno aderito alla proposta commerciale del suo negozio che, come noto, vende solo musica senza Drm. Gli obbiettivi sono Warner Music e Sony BMG, ad oggi sull’aventino proprio per la riluttanza ad abbracciare la diffusione di musica in formato Mp3 non protetto.