La notizia era nell’aria da qualche mese ed ora è ufficiale: Google parteciperà all’asta che il prossimo anno metterà in palio lo spettro di frequenze wireless da 700Mhz negli Stati Uniti. Moutain View ha ufficializzato la sua partecipazione, evidenziando ancor di più quanto la grande G sia interessata alle tecnologie senza fili.
Dopo l’annuncio di Android e la costituzione della OHA, Google ora vuole giocarsi il tutto per tutto, tentando di accaparrarsi un presidio fondamentale per la diffusione delle tecnologie senza fili in USA, e per una futura apertura verso un business che ad oggi può essere definito ancora in fase di progettazione per Brin e Page.
Se da una parte l’entusiasmo delle discesa in campo del motore di ricerca si fa sempre più conclamato, dall’altra alcuni dubbi iniziano a sorgere, soprattutto sul fatto che Google abbia deciso (almeno per ora) di partecipare all’asta senza il supporto di nessun’altra società più esperta nel settore. Nonostante la forza economica e la capacità di innovare, Google è sempre un ‘newcomer’ del settore; certamente i rivali daranno il tutto per tutto per evitare di ritrovarsi con un concorrente in più.
La cifra da sborsare partirà dai 4,6 miliardi di dollari, ma gli analisti prevedono che per accaparrasi le frequenze sarà necessario aggiungere dai 5 ai 7,5 miliardi di dollari, cifre sostanziose anche per un gigante come Google.
D’altro canto lo spettro in palio fa davvero gola, trattandosi di frequenze capaci di raggiungere grandi distanze e penetrare facilmente gli ostacoli fisici; aspetti che offrirebbero ricezioni migliori di quelle attualmente esistenti e che renderebbero sufficiente l’installazione di pochi ripetitori.
Comunque vada, Google è già riuscita ad ottenere molto, spingendo la FCC a stabilire che le frequenze assegnate, chiunque sia l’assegnatario, dovranno essere ‘libere’ da restrizioni hardware o software, disponibili per chiunque voglia utilizzare. Una vera e propria clausola di ‘net neutrality’, in linea con la filosofia di Google, espressa pure dall’anima nettamente ‘open’ del progetto Android.
La lista dei parteciparti sarà nota verso la metà del mese in corso, l’asta partirà il 24 gennaio prossimo e si concluderà nel marzo successivo, con la proclamazione del vincitore.