Negli ultimi giorni abbiamo provato Hwjangfeng, uno zaino da trekking che abbiamo apprezzato principalmente per due ragioni. Da un lato c’è l’estrema leggerezza parallelamente alla sua ampia capacità dichiarata di 40 litri, dall’altra il sistema di cinghie che permette di sistemarlo al meglio e distribuire il peso quanto più uniformemente possibile.
Le tasche
Per la sua capacità, lo zaino non appare poi così grande. Eppure basta aprire le due tasche principali per rendersi conto di quanto spazio c’è effettivamente a disposizione. Nello scompartimento più grande è presente una tasca centrale con elastico, utile per separare parte del contenuto che vi si può riporre al suo interno, ed un taschino con cerniera cucito sul bordo superiore, molto comodo per le chiavi o piccoli oggetti che non devono perdersi all’interno dell’ampio vano.
La seconda tasca più grande, adiacente alla prima, è solo leggermente più piccola e anche qui è presente un divisorio per separare gli oggetti riposti al suo interno. Procedendo verso l’esterno segue una terza tasca che, a differenza delle precedenti, non è chiusa da una cerniera: l’estremità è bensì bloccata da un semplice moschettone, che assicura un accesso più rapido ma rende questo scompartimento anche meno sicuro per la protezione del contenuto (va bene se ad esempio la si usa per bloccare una felpa o un materassino gonfiabile).
La quarta tasca con cerniera (verticale) è localizzata al centro dello zaino ed ha spazio a sufficienza per piccoli oggetti che si vogliono raggiungere con facilità e senza dover aprire tutto lo zaino. In questo senso possono risultare analogamente utili i due taschini posti ai lati della cinghia che si blocca intorno alla vita per scaricare parte del peso. Sono infine presenti le classiche tasche laterali a rete per bloccare una bottiglia d’acqua e poco altro.
Le cinghie
Come dicevamo, uno dei punti di forza di Hwjangfeng risiede nel sistema di cinghie di cui è dotato. Oltre a quelle che si chiudono per mezzo di un moschettone all’altezza del petto e intorno alla vita e che aiutano a distribuire il peso senza che questo venga scaricato soltanto sulla schiena, offre altre quattro cinghie che, in coppia, permettono di restringere i lati e la superficie superiore dello zaino.
Ciò ci è sembrato molto utile perché permette di rendere lo zaino più compatto soprattutto quando non viene riempito completamente e mantiene il contenuto ben fermo qualora vi fossero riposti oggetti che potrebbero cambiare posizione durante gli spostamenti, andando così a modificare la distribuzione dei pesi.
Non bisogna dimenticarsi che si tratta di uno zaino da trekking e che pertanto verrà principalmente usato per passeggiate in montagna, anche di più ore, con diversi chili sulle spalle e che alla lunga, se non si distribuiscono adeguatamente gli oggetti contenuti al suo interno, potrebbe causare anche dolori alla cervicale e alla zona lombare.
In passato abbiamo provato diversi zaini da trekking ma in quest’ottica, Hwjangfeng ci è sembrato quello riuscito meglio. Le cinghie infatti sono robuste, restano saldamente in posizione e si regolano in un attimo, sia in apertura che in chiusura.
Altri segni particolari
Ci è sembrata ottima anche l’imbottitura dello schienale, caratterizzata da due ampie fasce spesse più di un centimetro, morbide ma allo stesso tempo sufficientemente robuste per garantire un’ottima aderenza sulla schiena senza che il contenuto dello zaino possa interferire nel confort quando lo si indossa. Il consistente spessore facilita inoltre la respirazione della schiena, creando un vero e proprio canale verticale che garantisce una buona ventilazione.
Tra le “gravi” mancanze segnaliamo la sacca impermeabile anche se il tessuto, a detta del produttore, è idrorepellente e dovrebbe proteggere il contenuto quantomeno dagli improvvisi scrosci di pioggia. Manca anche un sistema per bloccare le cinghie in eccesso (sarebbero bastate delle fascette elastiche) eccetto per quelle della cintura, che possono essere opportunamente “nascoste” al di sotto dei taschini laterali.
Ai lati esterni sono infine presenti quattro lacci chiusi ad anello, di cui i due superiori sono elastici ed accompagnati da una clip in plastica per restringerli ed adattarli alle proprie esigenze (generalmente si utilizzano per fissare i bastoni da passeggio).
Conclusioni
Hwjangfeng è tra i migliori zaini da trekking provati in redazione: la capacità massima di 40 litri combinata al sistema di cinghie lo rendono adattabile ad ogni tipo di escursione, dalla scampagnata domenicale ad uscite di più giorni.
Il vero punto di forza è però il prezzo: su Amazon lo trovate in vendita per soli 29,99 euro.