Apple non solo è freneticamente al lavoro su iOS con il rischio di arrivare in ritardo alle tappe che si è prefissata, ma c’è la prospettiva che per non differire troppo la data di lancio, a pagare sia Mac Os X. A lasciarlo intuire è il solitamente ben informato John Paczkowski in un articolo pubblicato questa sera da AllThings D. Paczkowski non aggiunge molto all’articolo presentato nel pomeriggio da Bloomberg, ma svolge alcune precisazioni che ben rendono conto della frenesia con cui si sta lavorando al nuovo sistema operativo.
Secondo il giornalista americano sarebbe confermato tutto quanto riportato da Bloomberg, incluso appunto il ritardo su iOS 7. I tempi non sarebbero stati rispettati in precedenza e ora a Cupertino il team del sistema operativo mobile è stato costretto a “farsi prestare” ingegneri dal team di Mac OS X. Anche secondo Paczkowski i problemi deriverebbero dal grande lavoro che si sta compiendo intorno al sistema operativo che sarà massicciamente aggiornato in un processo che viene definito di “de-Forrestallizzazione”, riferendosi con questo termine alla volontà di abbattere tutto il sistema semantico con riferimenti al mondo analogico nell’interfaccia, tanto caro al precedente capo del sistema operativo.
Secondo le fonti consultate da AllThings D (e anche il sempre ben ammanigliato Jim Dalrymple), in ogni caso, non ci sarebbe il rischio di un ritardo, almeno non per iOS 7. Il problema semmai a questo punto sarebbe di Mac OS X. Ricordiamo che non è questa la prima volta che, ammesso che Paczkowski abbia avuto informazioni corrette, Apple sposta ingegneri da Mac Os X a iOS; era già accaduto con Leopard, annunciato a giugno 2005, previsto per inizio 2007, differito alla fine di quell’anno a causa del fatto che in quell’anno venne rilasciato iPhone ed Apple aveva bisogno di tutte le risorse possibili per finire il sistema operativo del telefono.