La produzione di Apple A13 per iPhone 2019 entrerà a pieno regime solo nel terzo trimestre, ma già da ora alcuni dei principali marchi di chip per smartphone (e non solo) sono preoccupati che le commesse di Cupertino occuperanno quasi interamente la capacità produttiva di TSMC.
Ricordiamo che Apple è stato il primo costruttore a rilasciare un terminale con processore realizzato con tecnologia a 7 nanometri, Apple A12 Bionic impiegato negli iPhone 2018. Cupertino è il cliente più importante di TSMC e per quest’anno è atteso l’arrivo del nuovo processore Apple A13 realizzato con una evoluzione della tecnologia a 7 nanometri.
Trattandosi di una tecnologia molto recente, complessa e costosa, la capacità massima di produzione di TSMC negli impianti a 7 nanometri rischia di arrivare al limite quando inizierà la produzione in grandi volumi di Apple A13. Questa sembra essere la preoccupazione di diverse altre società che contano proprio su TSMC per poter produrre i loro chip a 7 nanometri.
Due in particolare i nomi citati nel report di DigiTimes: Qualcomm e MediaTek, entrambi produttori di chip modem per smartphone. Ma la produzione a 7 nanometri è molto richiesta anche da altri, come HiSilicon e AMD. Alla luce di questa preoccupazione e con l’inizio della produzione industriale di Apple A13 attesa per il terzo trimestre, si prevede che sia Qualcomm che MediaTek potrebbero incrementare i propri ordinativi di produzione presso TSMC a partire dal secondo trimestre.
Oltre ad Apple A13 nei nuovi iPhone 2019 è previsto l’arrivo di almeno un modello con tripla fotocamera, una batteria più capiente, anche per poter offrire la funzione di ricarica wireless inversa e in generale l’evoluzione dei modelli attuali, con due iPhone 2019 OLED e uno solo LCD.