La quinta generazione di iPad mini, iPad mini 5 o iPad mini 2019 che dir si voglia, è stato smontato in queste ore da redazione di iFixit. Fuori è pressoché identico al modello precedente, come si poteva facilmente comprendere a prima vista, ma dentro è completamente nuovo.
Anzitutto l’estetica. Effettivamente iPad mini 5 non si distingue a prima vista dal modello precedente, tranne che per il numero di modello A2133. Dopo averlo smontato, la prima novità riguarda la modalità di flessione del connettore della batteria, che è adesso incollata a una staffa di copertura. Si tratta di una modifica di progettazione che scollega automaticamente la batteria quando la staffa viene rimossa, un cambiamento che può salvare da potenziali danni la retroilluminazione del display.
iFixit nota che la batteria è un’unità 19.32 watt-ora, simile alla quarta generazione, ma con nuovi connettori, che la rendono incompatibile da utilizzare sui modelli precedenti. Il modulo fotocamera frontale è stato aggiornato, insieme con il sensore di luce ambientale True Tone. Anche la posizione dei microfoni è stata modificata.
Il modulo fotografico è lo stesso da 7 megapixel con apertura f/2.2 di quella utilizzata su iPad Pro 10,5 pollici, anche se utilizza un alloggiamento simile alla versione da 1.2 megapixel impiegata sul precedente iPad mini.
I chip all’interno comprendono il timing controller Parade, un controller touchscreen Broadcom, NFC e USB controller di ricarica da NXP, memoria flash Toshiba, Bluetooth Apple, Wi-Fi, e chip di gestione dell’alimentazione. Il chip è A12 Bionic, affiancato da 3 GB di RAM Samsung.
Ovviamente, il punteggio di “riparabilità” non è dei migliori: due su dieci. Questo vuol dire che non basterà armarsi di cacciavite e pazienza per ripararsi da solo il tablet della Mela, che molto probabilmente dovrà essere affidato a mani esperte, quale che sia il danno da riparare. In ogni caso è necessario munirsi, per lo più, di un unico cacciavite a croce per gestire tutte le viti, molte componenti sono modulari e sostituibile indipendentemente l’una dall’altra, con difficoltà di sostituzione della batteria e necessità di sostituire il display per riparare il Touch ID.
L’uso interno della colla fa precipitare l’indice di riparabilità, ma questa è diventata una caratteristica comune in praticamente tutti i dispositivi mobile sempre più sottili e compatti, non solo quelli prodotti da Apple ma anche della stragrande maggioranza degli altri marchi.