Le spedizioni smartphone nei mercati EMEA erano attese anche e soprattutto per valutare l’andamento di Apple dopo l’annuncio del calo iPhone: nell’ultimo trimestre del 2018 Apple registra un trimestre che gli analisti definiscono come «Ragionevole» anche se meno forte dello stesso periodo del 2017: la quota di valore incassata da Cupertino cala dal 46% al 41%.
Anche se complessivamente le spedizioni totali pari a 98,8 milioni di terminali risultano molto simili agli ultimi tre mesi del 2017, si registrano profondi cambiamenti nei rapporti di vendita e forza tra i marchi. Le spedizioni smartphone EMA di Apple calano da 19,3 milioni di unità a 16,4 milioni, con una riduzione della quota di mercato che passa dal 19,6% dell’anno scorso all’attuale 16,6%, un calo del 14,8%, il più consistente dei 5 costruttori top.
Anche Samsung che rimane primo costruttore cala leggermente spedizioni e quota di mercato, con un calo del -3,8%. Vale la pena rilevare che Apple e Samsung sono gli unici due big a perdere terreno, mentre Huawei e Xiaomi volano con incrementi che superano in entrambi i casi il 70%.
Brilla in modo particolare Huawei che con il marchio principale è già presente in quasi tutti gli oltre 100 paesi che rientrano nell’area EMEA anche grazie alla vendita diretta nei negozi degli operatori. Ma Huawei può anche contare sul marchio Honor con terminali a prezzo più abbordabile venduti per lo più nei negozi di elettronica.
Dai 12 milioni di spedizioni smartphone di fine 2017, Huawei balza a 20,9 milioni di unità: la sua quota di mercato esplode dal 12,2% al 21,2% con una crescita del 73,7%. Un risultato che non solo permette a Huawei di superare Apple e occupare il secondo posto ma anche di arrivare a minacciare i primo in classifica Samsung.
Anche Xiaomi quasi raddoppia il suo business passando da 2,4 milioni di spedizioni smartphone EMEA a 4,2 milioni di unità, una crescita del 70,5%.
Noto agli addetti ai lavori, meno al grande pubblico in Europa, Transsion balza al quarto posto superando Xiaomi. Il colosso cinese che opera in diversi settori della tecnologia, irrompe in classifica con 8,2 milioni di terminali, venduti principalmente con il marchio Tecno in Africa, India e altri paesi emergenti. E proprio qui che gli analisti IDC prevedono la crescita più grande trainata dalla sostituzione di feature phone con gli smartphone.
Complessivamente si prevede che i volumi di smartphone nel 2019 diminuiranno dell’1% con cali in Europa occidentale, Centrale e dell’Est, mentre si registreranno aumenti in Medio Oriente e Africa. Nelle previsioni da qui al 2023 iOS viene indicato praticamente stabile a quasi il 10% di mercato, mentre Android crescerà ancora dal 57,5% al 63,4% grazie alla sostituzione dei cellulari tradizionali con smartphone dal prezzo contenuto nei mercati emergenti.