Al di là delle differenze di funzionalità e di prestazioni, il peggior problema che si trovano ad affrontare gli sviluppatori di applicazioni per Android nei confronti di quelli iOS è la frammentazione del sistema operativo: numerose versioni, tutte “vitali” perchè i clienti tendono a non aggiornare i loro dispositivi, incluse anche alcun molto vecchie, che rendono difficile supportare i prodotti e renderli efficienti in maniera economica. La conferma che questo fatto, spesso usato per fini di marketing anche da Apple, i cui utenti invece sono sempre molto rapidi ad aggiornare con il rilsultato che il parco di dispositivi iOS è molto omogeneo, arriva da Unity, il produttore dell’omonima piattaforma di sviluppo di giochi 3D per differenti sistemi operativi
Secondo le interessanti statistiche sugli OS su cui vengono utilizzati i prodotti sviluppati con i tool Unity, vede nel mondo iOS usare per ben il 98% una versione non più vecchia di un anno; addirittura il 92% è già passato all’ultima versione 6.1. Molto equilibrata anche la diffusione dei dispositivi: iPhone 4S al 18%, iPhone 5 al 16%, iPad 2 al 16%, iPhone 4 al 14% e iPod Touch 4 al 10%.
Molto diversa invece la situazione di Android: ben il 25% dei dispositivi è ancora fermo ad una versione vecchia di ben due anni: Gingerbread, Android 2.3; la versione più diffusa è la 4.0, mentre l’ultima, Jelly Bean, è solo al 33.5%. Fra i produttori il dominatore incontrastato è Samsung, capace di divorare circa il 55% dell’intero mercato Android: fra i 51 dispositivi registrati da Unity ben 25 fanno parte della linea Galaxy, mentre il tablet più popolare è il Kindle Fire di Amazon.
Interessante notare anche la diffusione geografica: per Android i mercati principali (oltre agli USA) sembrano essere prettamente quelli asiatici, mentre per iOS, escludendo sempre gli USA, la maggior parte della diffusione del sistema operativo della Mela è nei mercati occidentali. Ovviamente i dati di Unity riguardano solo i dispositivi su cui vengono utilizzati dei giochi realizzati con la piattaforma dell’azienda e rappresentano una tendenza, non un effetttivo dato di mercato.