Il sito Patentlyapple nota che una società statunitense denominata e.Digital ha citato in giudizio Apple e, separatamente, BlackBerry, Huawei, Futurewei e ZTE per violazione di brevetti. La società in questione è di San Diego e sembra aver guadagnato nel corso più soldi denunciando la violazione di brevetti che per le paternità vere e proprie.
Le aziende citate avrebbero violato proprietà intellettuali relative a tre brevetti riguardanti l’uso di tecnologie per le memorie Flash. I brevetti contestati ad Apple sono i seguenti: 5,842,170 (“Method for Editing in Hand Held Recorder”), 5,742,737 (“Method for Recording Voice Messages on Flash Memory in a Hand held Recorder”) e il numero 5,491,774 (“Handheld Record and Playback Device with Flash Memory”). I dispositivi di Apple sui quali i brevetti sarebbero stati sfruttati senza autorizzazione, sono: iPhone, iPhone 3G, iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 4S, iPhone 5, tutti gli iPad (esclusa la prima serie), la serie iPod Touch (eccetto la prima generazione), i MacBook Pro e i MacBook Air. La e.Digital avrebbe accumulato nel corso degli anni deficit per 80 milioni di dollari e il solo scopo per il quale sembra continua a esistere è denunciare altre società per cercare di ottenere capitali.
Altre società che hanno denunciato Apple sono la Randolph Divisions con sede nelle Hawaii e l’HEARPOD del Nevada. La prima è dal 2005 titolare del marchio “Hear Pod” (due parole separate); la seconda afferma che da anni usa il marchio nel settore degli apparecchi acustici. Tutte e due, come si può immaginare, contestano ad Apple l’uso del marchio “Earpods” (gli auricolari di Cupertino con il nuovo design).
[A cura di Mauro Notarianni]