Nel pomeriggio di domani, Sabato Santo, le telecamere della Rai trasmetteranno in mondovisione dal Duomo di Torino l’Ostensione della Sindone, il telo che, per i credenti, ha avvolto il corpo di Cristo nei tre giorni che hanno preceduto la resurrezione. Si tratta di un evento straordinario (la prima, e unica, ostensione “televisiva” risale al 1973) in occasione della quale arriva sullo Store per iPad e Universal la prima app ufficiale dedicata al Sacro Telo: Sindone 2.0.
L’app è stata progettata e prodotta dalla società novarese Haltadefinizione, su autorizzazione dell’Arcidiocesi di Torino e in collaborazione con il Museo della Sindone. Che si sia credenti o no, si tratta senza dubbio della migliore applicazione sul “lenzuolo” attualmente sullo Store, dove di titoli sul tema se ne possono trovare diversi. Il valore aggiunto viene dato dalla qualità dell’immagine della Sindone realizzata da Haltadefinizione, società specializzata proprio nella riproduzione di qualità di immagini di opere d’arte. I fotografi hanno lavorato tra il 22 e il 23 gennaio del 2008 in occasione di un’apertura di ricognizione della teca che conserva il lenzuolo.
Visto l’estrema vulnerabilità dell’oggetto fotografato, la ripresa ha richiesto un’attenta gestione degli aspetti più critici del progetto. Il movimento in sicurezza delle macchine di ripresa è stato gestito per mezzo di un carrello scorrevole su binari paralleli alla teca. L’illuminazione è stata appositamente pensata per filtrare qualsiasi emissione di radiazioni dannose per il telo e una particolare attenzione è stata dedicata alla calibrazione dello spettro cromatico, elemento che ha consentito di riprodurre fedelmente le tonalità sia del tessuto sia dell’immagine sindonica. Il processo è stato simile su scala ridotta, al principio del rilevamento topografico del territorio.
Il risultato sono stati 1649 scatti fotografici, ognuno dei quali rappresenta un’area delle dimensioni di un biglietto da visita, che hanno consentito di generare un’unica immagine di 12 miliardi di punti archiviata in un singolo file di 72 Gigabytes, pari al contenuto di 16 Dvd. Per dare un’idea delle dimensioni basti pensare che per riprodurre l’intera immagine al massimo livello di ingrandimento, sarebbe necessario disporre di un gigantesco telo delle dimensioni di 68 metri di base e 18 di altezza.
Proprio dall’elaborazione di quell’immagine è nata Sindone 2.0, un vero e proprio percorso alla scoperta del Telo strutturato su quattro livelli tematici con pop up che si aprono in corrispondenza di determinati punti della sindone. Il primo percorso – segnalato da punti verdi – è “Gli elementi del telo”, con l’illustrazione di tutti gli elementi fisici del lenzuolo: il materiale usato, i rattoppi, le macchie di candela fatte nei secoli scorsi. Poi il percorso azzurro, con l’illustrazione degli elementi della figura dell’uomo la cui immagine è impressa sul lino e il percorso marrone, dedicato agli aspetti scientifici. Ultimo percorso, quello rosso, di tipo più spirituale e meditativo, con brani dei Vangeli accostati a mo’ di didascalia all’immagine. E’ presente anche un’ampia sezione di schede di approfondimento: temi principali: La Sindone, Linea del tempo, Il telo, Analisi medico-legale, Ematologia, Chimica, Botanica, Carbonio 14, Matematica, Informatica, Fotografia, Conservazione. Infine, è possibile scegliere di vedere l’immagine in versione originale, o in negativo (la forma che permette di vedere nitidamente la figura dell’uomo che vi fu avvolto).
La Sindone 2.0 è disponibile in versione Universal gratuitamente, con l’immagine in bassa risoluzione e il percorso tematico dedicato ai Vangeli. Per l’immagine ad alta risoluzione e per tutti gli altri contenuti è necessario fare un acquisto in app a 3,59 euro.