Lo scandalo Cambridge Analytica e diverse altre violazioni dei dati e della privacy degli utenti rischiano di costare a Facebook la multa più alta di sempre, una ammenda nell’ordine dei miliardi di dollari.
A partire dalla interrogazione al Congresso con la deposizione di Mark Zuckerberg, l’operato del colosso dei social è sotto indagine da parte della Federal Trade Commission, in particolare per quanto riguarda il trattamento dei dati personali e della privacy degli utenti.
Ma lo scandalo Cambridge Analytica è stato solo il primo e quello più famoso, seguito poi da altri report dettagliati sulle policy in alcuni casi definite spregiudicate da parte di Facebook. Sono emerse app di raccolta dati, addebiti per acquisti in-app nei videogiochi free to play da parte di minorenni, oltre a decine di casi di trattamento dei dati personali non direttamente autorizzato dagli utenti, a scopi di marketing, pubblicità, profanazione e altro ancora.
Il precedente record per una multa comminata dalla Federal Trade Commission è di 22,5 milioni di dollari pagati da Google, anche in quel caso per violazione delle policy della privacy degli utenti. Le anticipazioni che trapelano dalle trattative in corso tra Facebook e Federal Trade Commission, riferite dal Washington Post, descrivono un clima molto teso tra le parti. In particolare i rappresentanti di Facebook avrebbero esitato su alcune domande e richieste della FTC, anche se non vengono forniti ulteriori dettagli.
Questo però significa che l’accordo per la multa multi miliardaria, attesa non nell’ordine dei milioni di dollari ma di miliardi di dollari, potrebbe saltare. Se ciò si verificasse la FTC potrebbe avviare un processo contro Facebook.
A causa delle numerose violazioni della privacy un numero crescente di utente decide di lasciare Facebook: in questo articolo macitynet.it spiega come sospendere il proprio account o eliminarsi definitivamente dal social.