Ancora guai per Apple in Cina. Una società del paese asiatico ha infatti denunciato la casa della Mela per la presunta violazione di un brevetto riguardante Siri, l’assistente vocale che consente di controllare iPhone e iPad
Zhi Zhen Network Technology, questo il nome dell’azienda che minaccia Apple, aveva richiesto la paternità per un software denominato “Xiao i Robot” nel 2004 ottenendo il brevetto nel 2006. Similarmente a quanto è possibile fare con Siri, con Xiao i Robot è possibile fare domande e gestire semplici conversazioni (in mandarino). Zhi Zhen Network ha predisposto una versione web del software e rilasciato versioni per Android, Windows Phone e dispositivi iOS. Lo sviluppatore afferma che in Cina il software è usato da più di 100 milioni di utenti e tra i suoi clienti vi sono società quali China Mobile, China Telecom e importanti banche.
L’azienda cinese ha preparato la denuncia a luglio dello scorso anno, in concomitanza con la disponibilità di Siri in Cina. I legali che rappresentano l’azienda hanno dichiarato all’agenzia AFP che l’obiettivo è interrompere le violazioni da parte di Apple ma ha anche fatto capire di essere disponibile ad accordi su base economica. “La società chiede ad Apple di cessare la produzione e vendita di prodotti che usano i suoi brevetti, non appena la violazione sarà confermata” ha dichiarato Si Weijiang, avvocato che rappresenta Zhi Zhen. “Non escludiamo la possibilità di richiedere in futuro un corrispettivo”.
Rappresentanti di Apple si sono presentati mercoledì in tribunale per l’avvio delle indagini preliminari. La discussione cdel caso è prevista, stando al portavoce di Zhi Zhen, per luglio.
[A cura di Mauro Notarianni]