La scommessa di Michael Dell non è andata come il fondatore della società aveva sperato. Ansioso di far uscire dal mercato azionario la sua azienda, al fine di evitare il rischio acquisizione e lavorare a lungo termine senza la pressione dei mercati, il piano del manager non sembra aver convinto tutti. L’idea era restituire i soldi agli investitori: 24,4 miliardi di dollari che dopo il completamento avrebbero segnato la fine della società per azioni e portato alla privatizzazione dell’azienda.
Ricordiamo che il riacquisto delle azioni Dell prevedeva il pagamento di ogni singola azione al valore di 13,65 dollari, una quotazione del 25 superiore rispetto al prezzo di chiusura della borsa dell’11 gennaio, prima cioè che fossero divulgati i piani per la privatizzazione, e del 37% superiore rispetto alle quotazioni medie rilevate negli ultimi 90 giorni
Il piano, finanziato da Michael Dell, da una cordata di banche e società d’investimento USA e da un prestito da 2 miliardi di dollari ottenuto da Microsoft, pare sia stato ritenuto insufficiente dagli azionisti e Carl Icahn del fondo d’investimento Blackstone ha preparato una controproposta. Stando a quanto riporta il Wall Street Journal, Blackstone ha studiato un’offerta leggermente migliore che prevede l’acquisto per 15 dollaro per azione.
[A cura di Mauro Notarianni]
