Ingegneri di Apple e altro personale-chiave della Mela, erano presenti al Consumer Electronics Show di Las Vegas per vedere in anteprima componenti e tecnologie fondamentali per la creazione di visori per la Realtà Aumentata, corroborando le voci secondo le quali la Casa di Cupertino intende presentare suoi occhiali per la Realtà Aumentata entro il 2020.
Il sito Appleinsider riferisce che più di una mezza dozzina di rappresentati di Apple in incognito erano presenti a Las Vegas, inclusi dipendenti di note aziende controllate, e che questi hanno visitato fornitori di tecnologia ottica in guida d’onda, utile per la trasmissione di luce da un punto a un altro e che consente importanti applicazioni nel campo dell’ottica integrata consentendo di realizzare dispositivi miniaturizzati e dispositivi optoelettronici. Tra gli espositori di queste tecnologie presenti al CES, nomi quali: DigiLens, Lumus, Vuzix e WaveOptics.
L’ottica in guida d’onda è usata tipicamente nei visori AR come mezzo per dirottare informazioni grafiche da una sorgente di output verso uno o più display posti di fronte gli occhi dell’utente. Magic Leap, ad esempio, sfrutta questa tecnologia per un visore di mixed reality presentato lo scorso anno.
Anche lo scorso anno alcuni dipendenti di Apple erano stati notati alla fiera dell’elettronica di consumo di Las Vegas, scandagliati a individuare potenziali fornitori per tecnologie legate alla Realtà Aumentata. Da qualche tempo si vocifera di Apple al lavoro su un visore per la Realtà Aumentata (AR) e le ultime indiscrezioni riferivano dell’arrivo sul mercato per il 2019, prima di quanto inizialmente previsto.
Nel novembre del 2017, il vicepresidente di Quanta, importante fornitore di Apple (è l’azienda che assembla MacBook e Apple Watch), aveva dichiarato che la sua azienda stava lavorando su progetti legati alla Realtà Aumentata e di avere creato tecnologie ottiche per dispositivi AR già due anni prima. Il dirigente aveva spiegato che il prodotto AR del quale è a conoscenza sarà “Un gadget tipo headset” quindi uno schermo montato sulla testa dello spettatore attraverso un casco ad hoc “Con lenti trasparenti che consentono agli utenti di vedere attraverso e interagire con l’ambiente”.
Apple ha integrato già in iOS 11 funzionalità specifiche per la Realtà Aumentata, tecnologia che permette agli sviluppatori di creare app in cui gli utenti possono sovrapporre contenuti virtuali a scene reali. Nel 2017 è circolata voce di Apple al lavoro su un visore, progetto indicato con il nome in codice T288 basato sul nuovo sistema operativo rOS (reality operating system).
Naturalmente mentre la quantità di indiscrezioni come quella riferita da AppleInsider aumenta, i piani di Cupertino rimangono segreti ma in numerose occasioni il Ceo Tim Cook ha espresso il suo entusiasmo per le enormi possibilità offerte dalla Realtà Aumentata. Il dirigente ha paragonato l’AR alla rivoluzione introdotta con gli smartphone, una tecnologia di cui le persone non potranno più fare a meno, che verrà impiegata non solo per giochi, e-commerce, shopping, ma anche per lavorare, comunicare, studiare. In altre interviste sia Tim Cook che Jony Ive hanno indicato i limiti della tecnologia attuale, non ancora in grado di offrire la qualità di visione e l’esperienza utente a cui Apple mira.
Le Ultime indiscrezioni sul visore AR/VR di Apple parlano di display con risoluzione 8K per ciascun occhio e un box di comunicazione e supporto indipendente da computer/smartphone. Altro indizio che Apple intende puntare sulla Realtà Virtuale e Aumentata è l’aquisizione di Vrvana, startup canadese Vrvana, nota per un particolare visore denominato Totem recensito sempre positivamente da chi ha avuto modo di provarlo ma finora mai effettivamente commercializzato.