TomTom ha annunciato di aver venduto la divisione TomTom Telematics a Bridgestone Europe per 910 milioni di euro. Nata nel 1991, TomTom è nota per le sue mappe, i software di navigazione, informazioni e servizi relativi al traffico in tempo reale ma fornisce anche una piattaforma di mapping concorrente di Google Maps, Here Technologies e OpenStreetMap.
Tra i servizi offerti finora, anche TomTom Telematics, per rendere più veloce ed efficiente la gestione delle flotte, in grado di offrire informazioni e dettagli che tengono conto del comportamento degli autisti e funzionalità che consentono alle aziende di sapere in tempo reale dove si trova ogni veicolo.
La vendita della divisione TomTom Telematics non è una decisione improvvisa ma voci circolavano da mesi, una scelta che probabilmente consentirà all’azienda olandese di competere meglio con Google. TomTom aveva confermato “una revisione strategica” della divisione che analisti avevano valutato valere circa 700 milioni di euro.
A settembre dello scorso anno, Google ha siglato accordi con case automobilistiche come Renault, Nissan e Mitsubishi per spingere Android in auto e servizi come Google Maps (creando malumori). Nel 2015 Here Technologies (azienda un tempo di Nokia) è stata venduta a un consorzio di società tedesche (Audi, BMW e Daimler) per lo sfruttamento all’interno dei propri veicoli.
La crescita di TomTom è stata in qualche modo fermata da Google. L’azienda olandese, di fatto, non si è mai ripresa da quanto accaduto al mercato con l’arrivo di smartphone che hanno reso superfluo i navigatori satellitari. Le azioni di TomTom erano arrivate a 67 dollari nel 2007 per passare poi a 3 dollari due anni dopo, in concomitanza con l’arrivo degli smartphone di Apple con iOS e dei dispositivi con Android. La vendita delle attività tomTom Telematics dovrebbe essere portata a termine entro il secondo trimestre del 2019.
A questo indirizzo trovate un nostro articolo che spiega come nacque il primo navigatore satellitare.