In un brevetto di Apple si vede un ologramma, un assistente virtuale pensato per l’interazione all’interno di autoveicoli. Il brevetto è intitolato senza giri di parole “sistema di comunicazione olografico a bordo di autoveicoli”.
Cupertino spiega che i dispositivi elettronici con assistenti computerizzati intelligenti sono sempre più disponibili come applicazioni smart da usare nei comandi uomo-macchina e interfacce di comunicazione. Nuovi sistemi di infotainment nei veicoli e applicazioni di controllo dei veicoli sono disponibili per l’intrattenimento e la comodità di conducente e passeggeri.
Alcune interfacce automotive uomo-macchina sono in anche grado di catturare ed elaborare in modo naturale il linguaggio umano tenendo conto di comandi e ospitare sistemi per web browsing, videoconferenze o altri sistemi di comunicazione multimediale in tempo reale da sfruttare all’interno dei veicoli.
Nella documentazione del brevetto, scovato dal sito Appleword.today, gli ingegnieri di Apple spiegano che, benché queste convenzionali applicazioni di visione digitalizzata e assistenti vocali siano comode, non offrono assistenti digitali stilizzati per sembrare “umanizzati”, personaggi che potrebbero apparire come ologrammi 3D in grado di rispondere a varie necessità di conducente e passeggeri.
L’idea di Apple, insomma, è offrire un display in grado di visualizzare un ologramma, mostrando un assistente in grado di rispondere a comandi e aggiornare dinamicamente vari contenuti riguardanti l’intrattenimento a bordo, al controllo del veicolo e all’ambiente di comunicazione usato dalle persone a bordo.
Apple ha anche pensato a uno speciale “pod” olografico o altra piattaforma all’interno del veicolo sulla quale è possibile visualizzare l’ologramma in alta risoluzione dell’assistente e meccanismi in grado di tenere conto di gesture con le mani. Il sistema olografico è ovviamente in grado di interagire con i sistemi operativi per l’infotainment come Apple CarPlay o Android Auto e sistema operativo come “HoloDash OS” che tengono conto di determinate gesture.
Come sempre ricordiamo che Apple registra annualmente centinaia di brevetti e non sempre questi si trasformano in prodotti/servizi poi effettivamente disponibili.