Quanto sono affidabili gli SSD quando improvvisamente manca l’energia elettrica? Non molto almeno stando a uno studio di Mai Zheng e Feng Qin dell’Ohio State University e Mark Lillibridge e Joseph Tucek di HP Lab. Il team ha sviluppato un hardware dedicato con il quale sono state create interruzioni artificiose di corrente e software con il quale sono stati sottoposti a stress i dispositivi, verificando in seguito eventuali danni causati dall’improvvisa mancanza di energia elettrica. Sono state testate 15 unità SSD e 2 dischi rigidi verificando la presenza di errori quali la corruzione di bit, scritture annullate, corruzione di metadati e persino dispositivi non più funzionanti. La scrittura dei dati è stata configurata in modo da individuare errori e attivato scritture casuali, sequenziali e scritture sequenziali di un solo thread, massimizzando il carico di lavoro interno delle unità. Le unità SSD per loro natura eseguono vari compiti in background (es. operazioni di manutenzione come la garbage collection per liberare memoria) al fine di mantenere le unità sempre veloci e organizzate.
Le unità SSD testate sono state 15: dieci modelli di 5 diversi vendor con prezzi che variabili da 63 centesimi di dollaro/Gb ai 6.50$ per GB, sia modelli che usano memorie MLC (Multi-Level Cell, sia modelli che usano le SLC (Single Level Cell). Sono stati testati anche due dischi rigidi tradizionali, un modello a basso costo e un modello di fascia alta. I nomi dei produttori non sono stati resi noti.
Problemi di bit corruption sono stati riscontrati su tre modelli; su altri tre sono stati individuati problemi di shorn write; su otto sono stati individuati problemi di serializzabilità delle scritture, mentre sul disco rigido di fascia alta non è stato riscontrato alcun problema. Le due unità che hanno presentato più problemi sono del 2012, utilizzano memorie MLC e hanno un prezzo medio per GB di 1.17$.
Conosciamo ancora poco alcuni aspetti del mondo delle unità SSD e se c’è qualcosa da imparare da questo studio è quanto sia fondamentale proteggere i computer da improvvise interruzioni di alimentazione elettrica. La perdita completa di tensione di alimentazione può provocare danni hardware o software. In molti ambienti è fondamentale eliminare o ridurre la probabilità dei potenziali problemi causati dalle interruzioni sfruttando dispositivi di attenuazione come gruppi di continuità (UPS) o generatori a motore e tecniche di progettazione che implementano sistemi ridondanti e di accumulo energetico. I moderni filesystem prevedono meccanismi (journaling) per migliorare l’affidabilità preservando l’integrità dei dati da eventuali cadute di tensione ma, come si suole dire, prevenire è meglio che curare: UPS di qualità non costano ormai molto e permettono di stare relativamente tranquilli. Altro investimento importante da non sottovalutare mai è il backup: copie costanti dei dati sono le uniche che permettono di avere la certezza di recuperare i dalle memorie di massa in caso di perdite causate da malfunzionamenti di qualunque tipo.
[A cura di Mauro Notarianni]
