Quest’anno Apple ha perso 9 miliardi di dollari per via di un singolo investimento poco efficiente. Lo riferisce il Wall Street Journal spiegando che varie aziende statunitensi hanno sfruttato la riforma fiscale di fine 2017 per lanciare operazioni di buyback ma queste non hanno portato ai risultati sperati. La Casa di Cupertino, da sola, ha perso più di 9 miliardi di dollari riacquistando titoli propri, per via del crollo del mercato azionario americano.
La riforma in questione era stata approvata prima di Natale dello scorso anno. Il cosiddetto “Tax Cuts and Jobs Act” ha ridotto dal 35% al 21% l’aliquota sulle aziende incentivando il rimpatrio di utili all’estero. Nei primi nove mesi del 2018, aziende parte dell’S&P 500 hanno ricomprato titoli propri per 583,4 miliardi di dollari, per un valore pari a +52,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’azienda di Cupertino nei primi nove mesi di quest’anno ha ricomprato titoli propri per 62,9 miliardi di dollari. Nel momento in cui scriviamo il valore delle azioni ricomprate vale 53,8 miliardi: 9,1 miliardi in meno di quanto speso per acquistarle. Ovviamente il tutto è soggetto alla variabilità del mercato ma il trend negativo ormai è avviato e la perdita nel breve termine è effettiva.
Vari analisti ora riflettono sull’effettiva utilità del buyback, l’operazione di acquisto di azioni proprie da parte di una società per azioni per premiare i soci aumenta la quotazione dei titoli. Alcuni osservatori riferiscono che Apple avrebbe fatto meglio a pensare ad altri investimenti, aumentare i salari o innalzare le cedole distribuite.