Viaggiare in tutta Europa sul sedile di una autovettura elettrica Tesla non sarà un sogno proibito ancora per molto: a rivelarlo non è la solita fonte anonima ma Elon Musk, ex presidente e attuale CEO dell’azienda, in risposta ad un tweet di un cliente che ha chiesto lumi riguardo una possibile espansione della rete Supercharger, le stazioni di ricarica progettate su misura per le auto elettriche Tesla.
«Le stazioni scarseggiano in alcune zone di Dubino, a sud dell’Irlanda, verso Waterford. E’ prevista qualche espansione qui?» chiede il neo-acquirente del “veloce ma imperfetto” suv Tesla Model X (di cui ricordiamo alcune delle mirabolanti imprese di cui è capace, come trascinare un Boeing 787 a cuor leggero, passare da 0 a 100 Km/h in 4 secondi bruciando perfino la supercar Lamborghini Aventador, neanche fosse una sportiva).
«Certamente. La rete Supercharger sarà estesa e il prossimo anno coprirà il 100% dell’Europa» digita Musk «Dall’Irlanda a Kiev (Ucraina), dalla Norvegia alla Turchia», una dichiarazione interessante visto che si cita chiaramente la rete Supercharger, quindi si parla di un investimento molto più importante rispetto ad una più rapida e possibile espansione della rete Destination Charging, che per potenza e velocità di ricarica può essere considerata più come un sistema da usare in situazioni di emergenza anziché come opzione quotidiana. Per la mappatura, Apple è già pronta da tempo.
L’azienda dovrebbe riuscire a distribuire i primi modelli di Tesla Model 3 con guida a sinistra in Europa e Asia nella prima metà del 2019, mentre quelli per la guida a destra, come in Italia, arriveranno dalla metà del prossimo anno. Questa versione sarà dotata di porte compatibili con la ricarica rapida CCS (acronimo di Combined Charging System) richiesta dalle industrie automobilistiche anche per l’Europa e secondo quanto dichiarato in passato da Tesla, le stazioni Supercharger esistenti – presenti anche a Roma – saranno aggiornate per supportare il nuovo standard in tempo per il lancio della Model 3 (a proposito, l’auto costa poco quindi la ricarica illimitata a vita non è compresa nel prezzo base), quindi probabilmente a partire già dalla prossima settimana.
Ora che supporteranno lo standard CCS c’è da chiedersi se Tesla intende aprire la propria rete di stazioni Supercharger anche alle auto delle altre compagnie: Drew Bennett, a capo del team che sovrintende lo sviluppo delle infrastrutture Tesla, ha dichiarato di aver già contatti con altre case automobilistiche ma al momento non ci sono piani concreti.