Non tutti lo sanno, ma Waze, navigatore acquistato da Google, deve gran parte del suo successo ad Apple. E’ il CEO della società, Norm Bardin, a ricordare quel giorno. Il giorno in cui cambiò tutto. Il Tim Cook day.
In pochi anni la giovane startup è passata dall’essere un piccolo nome, ad essere una grande società, tra i migliori GPS per iPhone e smartphone. Nel 2012 Apple Maps muoveva i suoi primi passi nel palcoscenico, ma sin dall’inizio non mancarono lamentele da parte dell’utenza, e bug evidenti al servizio. Talmente tanto era il malcontento generato, che lo stesso Tim Cook si trovò costretto, in una lettera aperta, ad evidenziare le alternative agli utenti: tra queste menzionò proprio Waze, accanto a Bing e MapQuest.
Da quel giorno, spiega il CEO di Waze a Business Insider, cambiò tutto. Da quel suggerimento, evidentemente colto dall’utenza, le cose iniziarono a prendere il ritmo giusto, con il successo suggellato dall’acquisizione nel 2013 da parte di Google, per una cifra di circa 1 miliardo di dollari.
Waze non ha dimenticato il giorno della lettera aperta di Tim Cook, e come potrebbe mai farlo. E’ una giornata, spiega il CEO, che ancora oggi si celebra in azienda: si chiama il Tim Cook Day. Dall’esordio problematico Apple Mappe ha fatto tanta strada, in ogni senso: Cupertino ha investito moltissimo sulla propria piattaforma cartografica, migliorandola costantemente sotto ogni punto di vista.
Apple ha annunciato che sta ricostruendo da zero il servizio, ora raccogliendo anche direttamente foto e dati, per offrire Mappe sempre più precise e dettagliate. Il processo di miglioramento richiede tempo e viene esteso gradualmente in nuove aree geografiche. Secondo alcuni test comparativi dove il rinnovo è già stato effettuato, in alcune aree degli USA, ora Apple Mappe sembra addirittura migliore dello storico Google Mappe.