Qualcomm offrirà ad Apple la possibilità di lanciare un telefono realmente universale. La componente che promette una soluzione che farà piazza pulita delle innumerevoli versioni di iPhone oggi commercializzate da Cupertino per adeguarsi ai vari mercati, porta la sigla di RF360; si tratta di un chipset compatibile con sette differenti varianti di connettività cellulare: LTE-FDD, LTE-TDD, WCDMA, EV-DO, CDMA 1x, TD-SCDMA e GSM/EDGE.
Un simile prodotto rappresenterebbe la soluzione ideale per Apple che beneficerebbe da essa in molte maniere. In particolare semplificherebbe la gestione dei magazzini, cancellerebbe la necessità di avere differenti catene di assemblaggio e ridurrebbe i costi. Infine, cosa altrettanto rilevante, avrebbe anche la possibilità di introdurre sul mercato un cellulare compatibile con la rete TD-SCDMA usata da China Mobile, il più grande operatore mobile al mondo con i suoi oltre 700 milioni di clienti.
Attualmente Apple, nonostante la serie di abboccamenti, non è mai stata in grado di trovare un accordo con China Mobile proprio per l’assenza dalla sua offerta di un telefono utilizzabile sul 3G della rete basata su tecnologia semiproprietaria del carrier asiatico. Questo fatto ha severamente limitato la la possibilità di Apple di essere protagonista sul mercato cinese, uno dei pochissimi al mondo dove ha ancora un ruolo di primo piano e anche uno dei pochi dove esistono ancora ampie possibilità di crescita. Il lancio di una partnership con China Mobile dipende anche da altri fattori, ma certamente un prodotto compatibile è il presupposto fondamentale, problema per altro già risolto dalla concorrente Samsung che proprio grazie a telefoni specifici per il mercato cinese ha accordi con tutti e tre gli operatori mobili e non solo con China Unicom e China Telecom, come Apple.
Secondo quanto riferisce la stessa Qualcomm l’RF360 sarà disponibile a partire dalla seconda metà dell’anno, ovvero in tempo per costruire, se Apple deciderà di usare la componente, l’iPhone previsto per l’autunno.