Nella intricata guerra legale Apple contro Qualcomm quest’ultima ottiene la sua prima vittoria, sotto forma di un divieto di vendita e importazione iPhone in Cina per la violazione di tre brevetti software.
Il divieto concesso a Qualcomm dal tribunale popolare intermedio di Fozhou riguarda la presunta violazione da parte di Cupertino di tre brevetti Qualcomm che riguardano il ridimensionamento delle fotografie e la gestione delle app su uno schermo touch, questo per i terminali che funzionavano con iOS 11, quindi da iPhone 6s fino a iPhone X. Sono esclusi dal provvedimento iPhone XS Max, iPhone XS e iPhone XR perché funzionano con iOS 12 e non esistevano ancora nel momento in cui la causa era stata avviata.
La vittoria di Qualcomm con il divieto di vendita e importazione iPhone in Cina sembra comunque avere conseguenze minime se non addirittura nulle per Cupertino, come risulta anche da una dichiarazione rilasciata da Apple sulla questione, in cui si precisa che nonostante la sentenza, tutti i modelli di iPhone continuano a rimanere disponibili in Cina.
«Lo sforzo di Qualcomm di vietare i nostri prodotti è un’altra mossa disperata da parte di una società le cui pratiche illegali sono oggetto di indagine da parte delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo. Tutti i modelli di iPhone restano disponibili per i nostri clienti in Cina. Qualcomm sta affermando tre brevetti che non avevano mai citato prima, incluso uno che è già stato invalidato. Perseguiremo tutte le nostre opzioni legali attraverso i tribunali». In definitiva la disponibilità effettiva di iPhone non sembra subire alcuna variazione dovuta da questa sentenza nell’immenso mercato interno cinese, inoltre Cupertino si appresta a presentare appello.
Come accennato la sentenza, segnalata da Reuters, si basa sulla presunta violazione da parte di Apple di tre brevetti software di Qualcomm, non riguarda quindi la causa ancora più complessa ancora in corso per quanto concerne i chip modem impiegati in iPhone.
Ricordiamo che sotto questo punto di vista un tribunale USA nelle scorse settimane ha ordinato a Qualcomm la concessione su licenza di suoi brevetti e tecnologie, considerati fondamentali per l’industria, anche a società rivali come per esempio Intel.
Anche Qualcomm ha rilasciato una dichiarazione in cui precisa di considerare i tribunali e le azioni legali come ultima risorsa per dirimere controversie con i propri clienti, sostenendo che questa vittoria in tribunale dimostra la forza dei portfolio brevetti della società.
«Apprezziamo profondamente i nostri rapporti con i clienti, ricorrendo raramente ai tribunali per assistenza, ma abbiamo anche una convinzione costante nella necessità di proteggere i diritti di proprietà intellettuale. Apple continua a beneficiare della nostra proprietà intellettuale mentre si rifiuta di compensarci. Questi ordini giudiziari sono un’ulteriore conferma della forza del vasto portafoglio di brevetti di Qualcomm».
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