La quota di mercato dei laptop di Apple, i Macbook, crolla del 24,3% nel terzo trimestre appena trascorso, almeno secondo i dati di un ultimo rapporto pubblicato in rete da Tredforce che assegna ai portatili della Mela un dato davvero molto preoccupante che porta la Mela dal quarto al quinto posto in classifica
La quota di mercato Apple è passata dal 10,4% del 3° trimestre 2017 al 7,9% nello stesso trimestre di quest’anno e ora si trova dietro anche ad Asus che resta stabile e molto, molto distante da Lenovo e HP. L’aspetto ancora più preoccupante è il fatto che questo scenario si verifica in un contesto in cui il mercato nel suo complesso stava invece crescendo, anche se ad un ritmo più lento del previsto. A causa del crollo di Apple alla fine del terzo quarto il segmento dei portatili resta stabile invece che crescere (-0.02%)
A voler ricercare il fattore del calo di Apple, è possibile ipotizzare che il problema sia ili ritardo del lancio MacBook Air lanciato solo mese scorso, mentre un numero minore di clienti avrà atteso l’aggiornamento alla linea Mac Mini 2018. Insomma, sembrerebbe che il peggior nemico di Apple sia proprio Apple: l’attesa per i nuovi laptop ha frenato le vendite dei Macbook già presenti sul mercato. In realtà si può anche ipotizzare, sempre parlando di scelte di Apple, che il prezzi significativamente più alti dei MacBook Pro abbiano frenato il rinnovo da modelli precedenti o, peggio, dirottato il mercato verso nuovi marchi.
In effetti Trendforce evidenzia che la perdita Apple arriva proprio nel trimestre dell’aggiornamento alla linea MacBook Pro, avvenuto nel mese di luglio e questo è un segnale tutt’altro che confortante.
Ora stima che le vendite di notebook a livello mondiale per il terzo quarto del 2018 possano crescere leggermente del 3,9% su base trimestrale, raggiungendo così 42,68 milioni di unità. Rispetto alla precedente previsione di crescita del 5 o 6%, questa proiezione è stata ritoccata verso il basso, a causa della carenza di CPU Intel.