Samsung ha presentato il suo nuovo chip per smartphone Exynos 9820 che con ogni probabilità sarà il punto di riferimento per tutte le nuove generazioni di smartphone top Galaxy. È primo chip del colosso sud coreano dotato di unità neurale dedicata (NPU), ed è il primo a beneficiare del processo produttivo a 8 nanometri.
Il nuovo processore porta un 15 per cento di miglioramento nelle prestazioni multi-core, ed un incremento del 40 per cento di efficienza rispetto al chip nel Galaxy S9. Oltre al miglioramento delle prestazioni, Exynos 9820 offrirà la capacità di registrare video 8K, oltre a supportare memorie UFS 3.0, in grado così di offrire un caricamento delle app e dei file molto più veloce.
Il processore utilizza anche un modem migliore, capace di raggiungere velocità di 2Gbps in download, rispetto a 1,2 Gbps del modem di generazione precedente. Tuttavia, il modem non è ancora pronto al supporto 5G.
E’ facile pensare che il prossimo Galaxy F pieghevole, e il Galaxy S10 probabilmente, utilizzeranno questo chip, e dunque non saranno pronti al supporto 5G. E’ possibile che successivamente Samsung rilasci un chip Qualcomm con prestazioni paragonabili, e supporto 5G.
Samsung è stranamente una dell’ultime big ad aderire al circuito di produttori che inseriscono un chip neurale all’interno di smartphone, dopo la tendenza avviata da Huawei e Apple. Grazie al chip NPU lo smartphone sarà in grado di riconoscere scene e gli oggetti visti con l’obiettivo della fotocamera, oltre ad aiutare le app di Realtà Aumentata e quelle di Realtà Virtuale.
La società rivela che la produzione industriale del nuovo chip inizierà entro la fine di quest’anno; ciò significa, con tutta probabilità, che verrà impiegato all’interno di Galaxy S10, oltre che nello smartphone pieghevole.