“Oggi abbiamo comunicato internamente che la sezione Desktop Motherboard Business verrà gradualmente ridimensionata nel corso dei prossimi tre anni”: con un comunicato ufficiale Intel ha annunciato che uscirà dal mercato delle schede madri per PC desktop nel giro di 3 anni. Lo sviluppo di nuovi modelli cesserà presto, subito dopo il lancio dei processori della serie Haswell attesi entro questa estate. A partire da quella data il personale e le risorse ora dedicate alle schede madri per desktop saranno assorbite all’interno degli altri team della società: “Il talento e l’esperienza interni di venti anni nel settore schede (madri, ndr) verrà ridistribuito per affrontare nuovi fattori di forma emergenti”, così come riporta il comunicato ufficiale della multinazionale di Santa Clara.
In particolare Intel ha dichiarato che pur abbandonando il settore delle motherboards per desktop, la società continuerà a sviluppare schede per il settore mobile, quelle per ultrabook infine ancora schede per desktop speciali come per esempio gli all-in-one e il sistema compatto Intel NUC.
Non è ancora chiaro invece cosa succederà dopo i processori della serie Haswell, indicati con il nome in codice Broadwell: da mesi circola una indiscrezione che anticipa l’avvento di processori direttamente integrati sulle schede madri e privi di connettore Land Grid Array. Cnet ha rivolto la domanda ai rappresentati di Intel che hanno rifiutato però di rilasciare dichiarazioni su rumors e speculazioni. Il possibile addio alla soluzione siglata LGA utilizzata da anni per fissare i processori sulle schede madri sarebbe giustificato da fattori tecnici e di mercato: solo tecnici e appassionati sostituiscono il processore per aggionare i PC desktop. Eliminando il sistema e il connettore LGA si rinucerebbe quindi a una piccola percentuale di mercato con il vantaggio di poter realizzare soluzioni integrate molto più compatte.
L’addio di Intel alle motherboards non significa che il form factor dei PC desktop è destinato a scomparire: sul mercato infatti continueranno ad essere disponibili le schede madri dei principali costruttori tra cui Asus, MSI, Gigabyte e altri ancora. L’uscita di Intel dal settore però è un segno inequivocabile che qualcosa nel mondo dell’ ITC è cambiato per sempre: la crisi dei desktop, prima avvenuta con la supremazia dei computer portatili e poi sancita definitivamente con il successo dei tablet, è ormai un dato di fatto a cui anche Intel deve sottostare adeguandosi.