StageStack, nuovo nome dell’ambizioso progetto che si propone di creare un perfetto clone di Freehand (ne abbiamo a suo tempo parlato qui), stenta a prendere il via: l’obiettivo che si erano proposti gli sviluppatori era arrivare a 100.000$ ma i finanziamenti non arrivano e finora sono stati raccolti 46.425$. Le donazioni non sono sufficienti per avviare lo sviluppo del software e ora i promotori sperano di trovare un partner/sponsor che li aiuti nell’impresa. Resta da capire se c’è effettivamente un mercato che chiede un clone di Freehand e un concorrente di Illustrator. Non pochi dubbi ci assalgono verificando che i “mi piace” su Facebook sono nel momento in cui scriviamo solo 265 e i follower su Twitter meno di 70.
Creare un perfetto clone di Freehand è un’operazione difficile non solo per la complessità del software (Freehand è il frutto di decenni di lavoro-uomo) ma anche per l’impossibilità di accedere al codice sorgente del software originale. Alexander Adam, uno dei responsabili dello sviluppo in un post sul blog dedicato al progetto mostra i progressi fatti finora, come sono stati spesi i soldi fin qui ottenuti ed evidenzia la necessità di altri fondi per mandare avanti il progetto. L’ultima speranza sarà riposta eventualmente nell’Open Source.
[A cura di Mauro Notarianni]