L’interfaccia touch di iPhone ha stimolato in questi mesi la fantasia di programmatori e grafici che hanno trovato nella velocità di risposta e nella capacità di elaborazione delle immagini dell’ OS X del cellulare Apple terreno fertile per elaborare software inusuali ed innovativi.
L’applicazione “Bloom”, in vendita da qualche giorno su App Store a 2.99 Euro è sicuramente tra le più interessanti realizzate in questo ambito: invece di trovarsi di fronte una pedissequa riproduzione di uno strumento reale l’utente diventa protagonista di una microinstallazione multimediale e puntando il dito verso lo schermo invia piccoli semi sonori e visuali che si sviluppano e ripetono in un pattern accompagnato da un sottofondo.
Il rapporto tra i delicati colori che fioriscono espandendosi sotto il vetro e i suoni da carillon che si reiterano e si sovrappongono riesce a creare atmosfere suggestive e rilassanti.
Chi conosce Brian Eno e il suo pluridecennale lavoro sulla musica Ambient realizzato tra opere tradizionali su disco e installazioni artistiche non rimarrà stupito e anzi, si troverà ad essere protagonista da non-musicista di una originale esperienza di interazione tra suono, colore e boccioli virtuali: le varianti dei pattern prendono infatti il nome di essenze quali Bergamotto, Vetiver, Neroli, Tolu.
L’applicazione di Generative Music crea ogni volta una composizione irripetibile che non è possibile riprodurre di nuovo a meno che non colleghiate l’uscita jack del vostro iPhone all’ingresso del computer per registrare il prodotto del vostro intervento.
Dopo qualche prova iniziale sul tempo di ritardo della reiterazione vi ritroverete a comporre le vostre musiche proprio come dalle intenzioni dell’autore, basandovi sulle sequenza delle immagini e dallo sbocciare dei delicati fiori sotto le vostre dita.
In definitiva una applicazione che esalta le capacità musicali e grafiche dell’iPhone creando una musica fuori dal tempo e dallo spazio in grado di offrirvi atmosfere rilassate e ogni volta originali anche se nella ristretta gamma degli strumenti utilizzati per il sottofondo e le melodie da “Musical Box del 21mo secolo”.
Ricordiamo che Brian Eno e Peter Chilvers hanno collaborato insieme alla colonna sonora del gioco Spore utilizzando la tecnica Generativity che permette di combinare due o più campioni in maniera evolutiva per ottenere risultati ogni volta diversi. La ricerca di Eno sui motori generativi parte dagli anni 90 con la prima installazione di Generative Music a Berlino nel 1996.
Potete acquistare Bloom sull’App Store italiano partendo da questo link .
Qui sotto un esempio in video dell’interazione con l’applicazione.