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Intel: abbiamo perso i MacBook ma riconquisteremo Apple

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Il successo mondiale della tecnologia Intel Centrino è stato quello di offrire una piattaforma completa da proporre ai costruttori: Intel non teme rivali da anni in fatto di CPU per notebook. Abbiniamo questo a un chipset efficiente e parco nei consumi, con il supporto per l’onnipresente tecnologia Wi-Fi, infine una scheda video integrata per i sistemi economici e il gioco è fatto.

La miscela è risultata irresistibile anche per Apple: in un mercato dove i portatili guadagnano quote sempre più importanti, Cupertino non poteva veder aumentare ulteriormente il gap tecnologico esistente tra la soluzione Power PC e Centrino.

L’abbinamento di CPU, chipset con grafica integrata e soluzione wireless ora sembra una soluzione scontata ma ai tempi della sua introduzione Intel Centrino ha rappresentato una svolta epocale. Ora però con la presentazione di ieri dei nuovi MacBook la strada di Apple e quella di Intel sembrano separarsi di nuovo.

Questo è vero per una parte importante della piattaforma, ma non si tratta di un divorzio completo, ovviamente. Intel rimane un fornitore strategico fondamentale per Cupertino e un portavoce del colosso di Santa Clara conferma che i rapporti con la Mela proseguono su buoni presupposti.

“Intel continua ad avere un legame importante con Apple. Quello della grafica è un mercato competitivo…La tecnologia Intel è integrata in buona parte della linea di prodotti Apple ma non abbiamo vinto questa ultima piattaforma” Le dichiarazioni del portavoce Intel sono state raccolte da Cnet che precisa inoltre: “Crediamo che i nostri prodotti siano in grado di offrire prestazioni significative e valore per i nostri clienti e lavoreremo sodo per riguadagnare questa posizione”.

Nei nuovi MacBook presentati ieri Apple ha sostituito i processori Intel Penryn realizzati a 65 nanometri, con i più recenti Montevina da 45 nanometri: minori dimensioni, minori consumi e prestazioni superiori anche grazie a una dotazione di memoria cache che, a seconda dei modelli è di 3MB o 6 MB.

Per confermare ulteriormente i buoni rapporti ancora in corso tra Cupertino e Santa Clara il portavoce Intel intervistato da Cnet cita l’esempio del MacBook Air, l’ultra-sottile della Mela che è stato reso possibile anche grazie alla stretta collaborazione con Intel che ha fornito con grande anticipo e in esclusiva solo per Apple un processore in un formato di packaging super compatto. Lo stesso processore da 45 nanometri che è stato offerto agli altri clienti Intel, costruttori di PC, solo circa sei mesi dopo con la famiglia Core Duo serie “s”.

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