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MacBook e MacBook Pro “unibody”, altri test grafici

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Lo stile per ammaliare, il processore per lavorare, la scheda grafica per il colpo del Ko. Ecco, in sintesi, quanto emerge dai test che Macitynet sta svolgendo sui nuovi MacBook in versione “base” e sui modelli Pro che differiscono soprattutto per dimensioni dello schermo e scheda grafica, messi sotto torchio dalla nostra redazione per evidenziarne i punti deboli e gli elementi di punta. La rilevanza della scheda grafica nell’assetto complessivo delle macchine della Mela scaturisce dai primi benchmarks che abbiamo svolto con Maxon Cinebench 10.

Il software basato sul software di animazione Maxon Cinema 4D, utilizzato da diversi studi cinematografici per la creazione di effetti speciali e computer grafica per il cinema (è stato utilizzato per Spiderman, Star Wars le Cronache di Narnia e molti altri blockbuster) misura le prestazioni grafiche dei computer (tutti i principali sistemi operativi Windows e Mac OS X) erogate sia dal processore installato sia dalla scheda video offrendo risultati uniformi ed equivalenti che possono essere sempre confrontati anche tra sistemi operativi e hardware diversi.

Il test è suddiviso in due parti principali: nella prima sequenza di prove viene messa alla prova la potenza di calcolo di un singolo processore per realizzare il rendering di una immagine 3D fotorealistica. Cinebench sfrutta inizialmente un solo processore o un solo core tra tutti quelli disponibili per elaborare un valore di riferimento. Nei sistemi che dispongono di più processori (reali o virtuali) o più core di calcolo Cinebench esegue un secondo giro di prove utilizzando tutta la potenza di calcolo disponibile sulla macchina.

Nella seconda fase del test Cinebench mette alla prova le prestazioni di qualsiasi scheda grafica che sfrutta la tecnologia OpenGL riproducendo una animazione poco impegnativa e misurandone la velocità  di visualizzazione.

Confrontando il migliore risultato ottenuto dal nuovo MacBook “unibody” da 2,0 GHz e il MacBook Pro da 2.4 Ghz con macchine più datate otteniamo un quadro dei miglioramenti della potenza di calcolo pura del processore che non è esaltante e, sostanzialmente, in linea con la differenza di prestazioni tra i due processori.
Sono molto vicini anche i risultati tra il nuovo modello da 13″ e quello da 15″ che utilizzano la stessa scheda grafica “di base”.

Nel nuovo MacBook Pro rispetto al vecchio MacBook Pro da 2,16 GHz l’incremento dei risultati è nell’ordine del 15%, mentre rispetto al MacBook bianco da 2 GHz l’incremento sale al 27 per cento. Ricordiamo che il rendering delle immagini rappresenta una operazione intensiva dal punto di vista del calcolo e non tiene in considerazione accessi al disco e l’utilizzo degli altri sottosistemi della macchina. Questo significa che le percentuali di incremento delle prestazioni qui segnalati devono essere valutati come “prestazioni di calcolo pure” e che possono risultare anche sensibilmente inferiori quando le operazioni misurate fanno ricorso a frequenti accessi al disco fisso.

Il salto qualitativo risulta lampante invece per la gestione e la visualizzazione di grafica 3D animata con supporto OpenGL. Rispetto al MacBook bianco con grafica Intel integrata il nuovo MacBook Pro con chipset 9400M integrato offre prestazioni superiori di circa 4 volte. Il divario è notevole, non troppo distante da un X2, anche con il MacBook Pro con ATI Radeon X1600 che ha registrato 2551 punti contro i 4603 ottenuti dal MacBook Pro utilizzando la GeForce 9600M GT.

Un aspetto interessante è, invece, nella ridotta differenza tra le prestazioni del 3D gestito dal chipset integrato 9400M (punteggio 4424 sul MacBook Pro e ) e la scheda video 9600M GT attivata in modalità  massime prestazioni (punteggio 4603): in termini percentuali il guadagno è di solo il 4 per cento. Nessuno può sollevare dubbi sulla bontà  della soluzione chipset più GPU GeForce 9400M ma la differenza di solamente il 4 per cento con la scheda video dedicata GeForce 9600M GT potrebbe invece far sollevare qualche dubbio sulla bontà  di quest’ultima o se non altro sui driver a supporto; come noto la componente software che guida l’hardware è un aspetto molto delicato quanto decisivo nello spremere il massimo dalle GPU e solitamente man mano che vengono rilasciate nuove release vengono affinate.

Alla luce di tutto questo e in attesa di altri test e verifiche (un solo benchmark non è sufficiente per stabilire un giudizio definitivo, per di più la prova eseguita da Cinebench per il 3D OpenGL non sfrutta risoluzioni grafiche elevate e poligoni complessi che permettono di spremere il meglio dalla schede video di ultima generazione) risulta sempre più legittima l’affermazione di Apple che sostiene come il MacBook sia sostanzialmente un piccolo, solo sotto il profilo delle dimensioni, MacBook Pro.

Va però anche detto che tutto quanto di cui sopra non tiene conto della possibilità  per il MacBook Pro di avere in futuro prestazioni incrementate dall’Hybrid Sli, una tecnologia Nvidia che permetterà  di sommare le prestazioni delle due schede grafiche. Questa funzione, stando alla stessa Nvidia dovrebbe essere presente in release successive del software per Mac, probabilmente al lancio di Mac Os 10.5.6. Il MacBook, dotato di un solo chip Nvidia, non potrà  sfruttare Hybrid Sli.

Per una prova più completa e per avere un indice di misura delle prestazioni quanto più possibile vicino all’impiego reale di tutti i giorni per gioco e lavoro, Macitynet sottoporrà  diversi portatili Mac ad altri test nei prossimi giorni e pubblicherà  i risultati non appena saranno disponibili. Per tutti i lettori che desiderano mettere alla prova le prestazioni grafiche del proprio computer è possibile scaricare gratuitamente il software di benchmark Maxon Cinebench a partire da questa pagina Web.

tabella cinebench

Noi abbiamo raccolto i dati nella tabella qui sopra che confronta portatili vecchi e nuovi insieme agli iMac da 20 e 24 oltre che al Mac Pro da 8 nuclei ovviamente vincente nell’elaborazione di Rendering grazie alla possibilità  di sfruttare contemporaneamente tutta la potenza di calcolo disponibile.

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