Al contrario degli utenti Microsoft, gli utenti Apple aggiornano più velocemente e più volentieri i sistemi operativi quando sono disponibili nuove versioni. La dimostrazione da alcuni dati raccolta da una società che si occupa di analizzare il traffico web e analizzati in un articolo di Computerworld. Le ultime tre versioni di OS X sono state adottate tre volte più velocemente rispetto al sistema operativo Microsoft che più di altri ha spinto gli utenti PC verso l’aggiornamento: Windows 7.
Nei primi mesi della disponibilità di OS X 10.6, 10.7 e 10.8, conosciuti rispettivamente come Snow Leopard, Lion e Mountain Lion, un terzo degli utenti Mac ha eseguito l’aggiornamento alla nuova versione, stando ai dati riportati dalla società Net Applications.
A cinque mesi dal lancio, Snow Leopard era già sul 32% dei Mac; Lion e Mountain Lion, arrivati rispettivamente nel 2011 e 2012, cinque mesi dopo la loro presentazione erano già installati dal 29% degli utenti. Il dato contrasta con l’adozione di Windows: nei primi cinque mesi della disponibilità, Windows 7 ha raggiunto l’11% degli utenti PC (più del doppio ad ogni modo del 5% del poco gradito Windows Vista rilasciato due anni prima).
Windows 8, rilasciato a ottobre del 2012, sembra al momento essere proiettato sulla stessa traiettoria di Windows Vista ma è ancora passato troppo poco tempo avere dati attendibili e fare supposizioni.
Non è chiaro perché gli utenti Mac aggiornino più in fretta: il fattore chiave potrebbe essere il prezzo: tutte e tre le ultime versioni di OS X sono state messe in vendita a prezzi inferiori ai 30$ e l’ultima versione a un prezzo ancora più basso: 20$. Al contrario, Windows è sempre stato un sistema operativo costoso da acquistare come sistema a sé state, con l’eccezione di Windows 7 offerto per un breve periodo a 50$ durante l’estate del 2009. L’aggiornamento alla versione consumer di Vista costava fino a 159$ nei primi mesi del 2007.
Con Windows 8, Microsoft ha in qualche modo seguito Apple sulla strada dei prezzi: l’update alla nuova versione del sistema operativo costerà 40$ fino a gennaio 2013. La differenza nel tasso di adozione dei nuovi sistemi tra gli utenti PC e gli utenti Mac, può essere spiegata per Computerworld ricorrendo alla metafora dei battelli: un agile traghetto OS X che si sposta facilmente di porto in porto (le nuove versioni dei s.o.), una petroliera che ha bisogno di traversare miglia e miglia prima di prendere la giusta direzione, invece, Windows.
Benché con una quota leggermente superiore al tasso di adozione medio, OS X rappresenta il 7.3% delle macchine desktop e notebook, in crescita rispetto al 6.5% dei dati analizzati lo scorso anno da Net Applications. OS X è un sistema usato in gran parte da utenti consumer che in buona sostanza possono aggiornare il sistema senza grandi traumi e difficoltà. Non è esattamente lo stesso per Windows, sistema ancora molto presente in ambienti aziendali che tendono a essere conformisti e storicamente letargici nell’adottare nuovi sistemi, allungando a dismisura la tendenza al rinnovamento. Windows 7 ha impiegato un anno e mezzo per raggiungere il 30% degli utenti PC; OS X Lion ha impiegato un terzo del tempo per raggiungere la stessa percentuale di utenti sul Mac.
I dati statistici di Net Applications mostrano nel frattempo una gara serrata tra gli utenti Snow Leopard, Lion e Mountain Lion per accaparrarsi il primo posto tra i sistemi più utilizzati dagli utenti Mac. Alla fine di novembre il terzetto era sostanzialmente in parità, con Snow Leopard sul 30% dei Mac degli utenti e Lion e Mountain Lion sul 29.9% e 29.3%.
Snow Leopard è spesso denominato il Windows XP di Apple: come abbiamo già riportato qui, è il sistema mediamente più diffuso tra gli utenti Mac. Il successo del vecchio OS X 10.6 è dovuto probabilmente a due fattori; l’impossibilità di aggiornare con l’ultimo sistema operativo taluni Mac meno recenti e la necessità di alcuni di utilizzare ancora vecchi software (Rosetta, l’emulatore trasparente che consente di avviare vecchie applicazioni PowerPC, non funziona con Lion e Mountain Lion).
[A cura di Mauro Notarianni]