In questo fervente periodo per lo shopping natalizio, Microsoft ha allestito un sito per screditare Google Shopping, il servizio di Big G che aiuta gli acquirenti a trovare e acquistare prodotti sul web: Redmond spiega quanto sia meglio affidarsi a Bing, il motore di ricerca Microsoft. Il sito, denominato Scroogled (un gioco di parole che nasce dalla fusione di “Google” e “Ebenezer Scrooge”, il malvagio personaggio del racconto Canto di Natale di Charles Dickens), evidenzia come nei primi posti siano presenti solo commercianti che hanno pagato di più e non quelli che offrono prodotti migliori o più economici per i consumatori.
A detta di Microsoft, quando un utente cerca su Google Shopping, non ottiene risultati affidabili e onesti, ma viene soltanto ingannato, poiché sono evidenziati unicamente i prodotti che portano nelle casse dell’azienda guadagni derivanti dalle inserzioni.
Il sito Searchengineland evidenzia però come anche Microsoft non sia nuova a pratiche del genere, evidenziando che della faccenda dovrebbe occuparsi la Federal Trade Commission, l’associazione americana che si occupa, tra le altre cose, di garantire la libera concorrenza. Nella guida destinata ai commercianti è chiaramente indicato che, pagando, è possibile evidenziare le ricerca in Bing Shopping. L’unica cosa positiva è che su Bing sono meglio individuabili i banner pubblicitari ma la mossa di Microsoft somiglia al classico voler evidenziare la pagliuzza da parte di chi ha la trave nell’occhio.
[A cura di Mauro Notarianni]