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Italiani, lo smartphone è un figlio: primo pensiero la mattina, ultimo prima di dormire

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Uomini e donne sempre più attaccati ai loro smartphone. Al lavoro come nel tempo libero, e dunque anche durante le vacanze estive o al rientro in ufficio, lui e lei trascorrono infatti sempre più ore incollati allo schermo del proprio telefonino, anche se per ragioni e interessi differenti. Gli uomini e le donne nel Belpaese passano in media tra i 90 e i 120 minuti al giorno sul loro smartphone, rispettivamente il (39%) e il (43%): 4 persone su 10 passano quindi tra l’ora e mezza e le due ore in compagnia del loro telefonino.

È quanto emerge da una ricerca di Samsung. Uomini (38%) e donne (26%) italiani non pensano però di essere vittime del fenomeno del FOMO (Fear of Missing Out, la paura di essere tagliati fuori perché non connessi al telefonino), e anche quando viene chiesto loro se condividono la filosofia del JOMO (Joy of Missing Out, il trend che promuove il disconnettersi da tutto e da tutti per un breve periodo di tempo) sembrano pensarla allo stesso modo, poiché sia gli uomini (54%) che le donne (56%) non sono d’accordo con questa filosofia e affermano di non staccarsi mai dal proprio dispositivo.

Insomma, lui e lei non possono fare a meno del telefonino nel quotidiano: le donne riconoscono che sentono l’esigenza, durante ogni breve pausa dal lavoro, di monitorare la mail personale o di leggere le notifiche delle chat (71%) e che sempre più frequentemente il primo pensiero e sguardo della giornata è rivolto allo schermo del proprio smartphone (65%). Gli uomini ammettono altresì di essere tornati subito indietro a casa a recuperarlo (67%) quando si sono accorti di averlo dimenticato, o di non essere sufficientemente sereni se non controllano frequentemente la sicurezza della propria abitazione (37%) da remoto. Non di rado, però, l’eccessivo utilizzo dello smartphone di lui o di lei è stato anche protagonista di momenti o situazioni particolari piuttosto imbarazzanti. È accaduto infatti talvolta, sia agli uomini (43%) sia alle donne (38%), di inviare su WhatsApp un messaggio alla persona sbagliata o che il proprio telefono squillasse in contesti, quali ad esempio il teatro o la chiesa, che richiedessero l’utilizzo della modalità silenziosa.

Italiani, lo smartphone è un figlio: primo pensiero la mattina, ultimo prima di dormire

Dal Samsung Trend Radar emerge inoltre un grande interesse verso servizi che semplificano la vita degli utenti, come la possibilità di fare prenotazioni last second in tempo reale oppure di pagare cashless o con la tecnologia NFC, come nel caso dell’acquisto dei biglietti della metro a Milano – o ancora di avere funzioni legate alla domotica, e la maggior parte delle intervistate (54%) e degli intervistati (67%) ne è consapevole. Ma quali sono le funzioni di controllo principali che lui e lei utilizzano nel quotidiano? Attraverso lo smartphone lei è particolarmente attenta a monitorare le spedizioni che devono arrivare tramite corriere (57%), preferisce fare la spesa per la famiglia, lo shopping online o acquisti attraverso sistemi di pagamenti cashless (48%), oppure programma da remoto la lavatrice o la lavastoviglie (38%); lui invece si preoccupa maggiormente di controllare tramite l’app dedicata le telecamere di sicurezza (47%), l’allarme (45%) di casa o dell’ufficio o l’aria condizionata (36%) della propria abitazione.

Altre differenze tra Marte e Venere? Lei trascorre le ore sui social (73%), tra le Stories di Instagram ed i post di Facebook (67%); lui ancora usa lo smartphone prevalentemente per telefonare (71%). Dall’indagine è emerso anche che le donne leggono molte email (61%) e privilegiano WhatsApp (89%) per comunicare, gli uomini invece, postano sulla propria bacheca o su quella di un amico un video musicale (47%) o ironico (44%). Nel tempo libero lei resta sui social, lui gioca, guarda video e segue il calcio: mentre le donne presidiano i social network sia al lavoro che nel tempo libero (e sono più attive nel visualizzare e postare contenuti rispetto agli uomini, più di quattro uomini su 10 preferiscono oltre alla condivisione di video e musica, le app per giocare (43%); più di tre su 10 (38%) preferiscono rilassarsi guardando una partita di calcio o una serie in streaming.

Ma come si rapportano uomini e donne con i social network? Anche qui la differenza tra Venere e Marte è notevole: se lei è la più attiva nel ‘controllare’ i profili sui social network, con un’attenzione speciale a quello del proprio partner (34%) e a quello di possibili rivali in amore (11%), lui dimostra di avere una maggiore apprensione verso le figlie femmine rispetto ai figli maschi: gli uomini, più delle donne, sono infatti molto attenti alla gestione dell’immagine delle proprie figlie, controllano maggiormente il profilo delle prime (37%) rispetto a quello dei secondi (26%) e si preoccupano di postare la foto della figlia senza farne vedere il volto anche coprendolo con una emoticon nel 32% dei casi.

Lo studio è stato promosso dall’azienda sudcoreana e condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1500 italiani dai 20 ai 50 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community per capire qual è il rapporto tra gli italiani e il loro smartphone. Dalla prima indagine, realizzata nel mese di aprile, era già emerso come lo smartphone sia il compagno tecnologico del 62% degli italiani e la soluzione più praticata per fare shopping online (78%) o per comunicare con gli amici (85%), ma anche per svolgere le commissioni personali quotidiane (82%).

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