Un gruppo di pressione che potrebbe diventare anche un gruppo per un’azione legale. L’iniziativa è degli APR francesi – storicamente tra i più battaglieri al mondo nei confronti di Apple – e che da tempo sono riuniti in una sorta di collettivo per scambiarsi opinioni e alzare il loro potere contrattuale, ma che ora sono passati alla seconda fase: modificare alcuni articoli dello statuto al solo scopo di consentire ai propri membri di portare in tribunale la casa della Mela.
Per ora si tratta di un passo propedeutico, ma non per questo meno importante perché offre all’associazione, quando se ne presenterà l’occasione, il potere di avviare un’azione giudiziaria a difesa dei propri iscritti, un segnale chiaro e diretto alla dirigenza di Apple affinché cambi la propria posizione e trovi il sistema per non portare la vendita indiretta verso l’estinzione.
I problemi si sono progressivamente acuiti e hanno raggiunto un punto probabilmente di non ritorno dopo la liquidazione della società Ebizcuss che controllava in Francia vari punti vendita. Scomparsa quello che era la principale catena di APR, i rivenditori del paese si sono resi conto che sopravvivere al mercato non è scontato, specialmente in un contesto in cui i prodotti si vendono ma il loro numero si restringe progressivamente. Apple punta sempre più sul mobile, con prodotti scarsi in quantità (per i rivenditori) e alcuni addirittura “proibiti” (come iPhone) e sulla smaterializzazione dei prodotti ovvero niente più software in scatola da vendere nei negozi, per non parlare della concorrenza su Internet con Apple Store e il proliferare negozi di vendita diretta. Questo mentre scendono anche i margini. Tutto ciò sarebbe, secondo alcuni rivenditori francesi, qualche cosa che spazia dalla concorrenza sleale al non rispetto dei contratti in essere e quindi in quanto tale passibile di essere portato davanti ad un giudice.
La situazione di tensione in Francia è molto simile a quella italiana dove sotto la cenere (e neppure troppo… sotto) covano malumori che si sono acuiti con la recente decisione di cancellare l’Apple Care, scelta che per qualche rivenditore ha significato un taglio molto sostanzioso dei profitti, e scelta che, per altro, è arrivata improvvisa, senza nessuna comunicazione e senza spiegazioni a fronte del fatto che, invece, il servizio resta disponibile presso gli Apple Store e on line. In Italia per ora non esiste alcuna iniziativa simile a quella francese, ma diversi rivenditori hanno intensificato i contatti e stanno valutando iniziative parallele e con le stesse finalità.
[A cura di Mauro Notarianni]
