La quotazione del titolo AAPL ha preso il volo subito dopo la presentazione dei risultati finanziari trimestrali: da meno di una settimana Apple vale mille miliardi di dollari ma un analista ha già previsto che il valore di Cupertino, o meglio la sua capitalizzazione di mercato, è destinata a crescere ulteriormente.
Per Gene Munster di Loup Ventures, da molti anni attento osservatore del business di Cupertino, il balzo del titolo AAPL non dipende esclusivamente dai risultati superiori alle previsioni dell’ultimo trimestre, ma anche da un cambio di paradigma nel modo in cui gli investitori vedono il colosso di Cupertino.
Per anni le quotazioni del titolo AAPL sono diminuite per risultati inferiori alle previsioni, o semplicemente per prospettive negative e addirittura in base a indiscrezioni non confermate e in alcuni casi anche completamente fasulle, per poi risalire con il lancio di nuovi prodotti di successo.
Ora invece secondo Munster, intervistato da CNBC, gli analisti vedono Apple come un servizio, questo perché il business hardware Apple funziona in modo simile a un abbonamento. Per esempio questo si verifica quando gli utenti che possiedono un vecchio iPhone tendono a comprarne uno nuovo dopo 2-3 anni, con un tasso di fidelizzazione elevato, sconosciuto alla maggior parte degli altri marchi IT.
Secondo Munster il modello appena descritto di Apple come servizio, inteso come hardware Apple che funziona come un abbonamento, spiega in parte l’incremento delle quotazioni e il record storico di capitalizzazione di mercato. Ma se verrà confermato, permette di prevedere fin da ora un ulteriore incremento nel valore di mercato per la multinazionale di Cupertino.