Bloomberg ripropone le voci sulle trattative in corso tra Apple e alcune importanti etichette discografiche per l’avvio di un servizio radio su internet supportato dalla pubblicità e che potremmo forse vedere il prossimo anno. L’indiscrezione è in circolazione da qualche tempo, ma ora sembra che negoziati siano finalmente giunti al punto critico: la definizione dei dettagli su utili ed entrate così che le firme potrebbero arrivare a novembre, dando modo a Cupertino di avviare il servizio nel corso del primo trimestre del prossimo anno. Uno dei passi decisivi sarebbe stata la visita di rappresentanti di Vivendi SA (società attiva nel campo della musica e della comunicazione, proprietaria, tra le altre, di Universal Music Group), Warner Music Group e Sony al quartier generale di Apple a Cupertino per conoscere i piani dell’azienda sul servizio radio e discutere praticamente di quel che dovrà essere fatto per il lancio del servizio
Una radio Apple darebbe alle case discografiche nuovi potenziali utenti per l’acquisto di musica. La sfida dell’azienda guidata da Cook è quella di lanciare una alternativa a Pandora, un servizio di radio on-line noto negli Stati Uniti e che permette di avere stazioni radio virtuali personalizzate, partendo da brani o artisti graditi all’utente, ma con un sistema più flessibile rispetto al cliente e foriero di maggiori profitti per le case discografiche. La chiave sarebbe il grande numero di utenti dei servizi musicali di Apple (oltre 400 milioni di account iTunes) che potrebbe spingere all’acquisto dei brani ascoltati gratis e compilati nelle playlist generate automaticamente dal sistema.
Le trattative si concentrano anche sulle pubblicità. Oltre al normale compenso, infatti, le case discografiche vorrebbero una percentuale sugli annunci pubblicitari e la possibilità di inserire spot per i propri artisti. Il nuovo servizio potrebbe essere anche un sistema per far crescere la piattaforma di mobile advertising iAd integrandola maggiormaente con iTunes.
Il mercato potenziale della musica digitale era e resta enorme oltre che in costante crescita: l’aumento è stao dell’8% nel 2011 e del 6% nel 2010, a fronte di una crescita annua tra il 12% e il 200% nei precedenti cinque anni, stando ai dati della londinese Federation of the Phonographic Industry. Il settore della musica digitale ha trainato l’intero comparto, rappresentando il 32% del mercato globale della musica (nel 2010 era arrivata al 29%).
[A cura di Mauro Notarianni]