Anche Samsung si sta attrezzando per il riconoscimento del volto 3D: ora la multinazionale sud coreana è titolare di un brevetto registrato per una fotocamera biometrica.
I fan di Apple potrebbero sostenere che Samsung abbia preso ancora una volta ispirazione da Cupertino: anche se in passato è difficile negare che questo sia successo, in realtà per la fotocamera biometrica la questione non si pone perché originariamente la domanda di questo brevetto è stata presentata nel 2014.
Ma ci sono altri dettagli importanti che differenziano la fotocamera biometrica di Samsung da quella che per prima Apple ha integrato in iPhone X. Infatti il riconoscimento del volto in 3D non è l’unica funzione svolta.
Più precisamente la fotocamera biometrica di Samsung è in grado di effettuare anche il riconoscimento dell’iride e potrà tracciare il movimento degli occhi dell’utente, infine può funzionare anche al buio grazie all’impiego degli infrarossi, in modo simile a quanto avviene con iPhone X.
Attualmente nel mondo Android solo Find X di Oppo e Xiaomi Mi 8 Explorer sono gli unici terminali del robottino verde dotati di un riconoscimento del volto 3D simile a quello che Apple ha introdotto a fine 2017 in iPhone X. Tutti gli altri terminali che si fregiano del riconoscimento del volto in realtà lo effettuano in 2D impiegando la fotocamera frontale standard, quindi sufficiente per sbloccare il telefono ma non utilizzabile come sistema di autenticazione sicuro.
Con la registrazione del brevetto per la fotocamera biometrica, rilevato da Patently Apple, ora anche Samsung può adottare questa tecnologia: secondo alcuni potrebbe già essere implementata nel prossimo Galaxy Note 9 che verrà presentato il 9 agosto a New York, secondo altri invece occorrerà attendere Galaxy S10 nel 2019.