Bozoma Saint John è diventata celebre in occasione dei keynote Apple del 2015 e 2016 quando salì sul palco per presentare le novità del settore musicale di Cupertino: allora era responsabile del marketing globale di Apple Music e iTunes.
A giugno dello scorso anno la notizia: la donna manager lasciava Apple per diventare responsabile del marchio Uber.
A solo un anno di distanza un altro cambio di ruolo e di azienda: Bozoma Saint John, per amici e colleghi “Boz” diventa responsabile marketing di Endeavor, società specializzata nella selezione di talenti imprenditoriali.
Anche se la posizione in Uber è durata solamente un anno è stata tutt’altro che negativa. Quando Bozoma è arrivata in Uber la società era contestata in diversi importanti mercati in cui operava, sia da rappresentati politici e di governo sia dalle associazioni di tassisti di mezzo globo per aver stravolto un servizio e un settore consolidato da decenni.
A questo si aggiungevano gli scandali generati dal comportamento e dall’atteggiamento di Travis Kalanick, cofondatore e allora CEO di Uber che lasciò i suoi incarichi in azienda pochi giorni dopo l’ingresso di Bozoma nella società.
Per un anno Bozoma è stata il volto pubblico di Uber negli USA, non solo partecipando alle conferenze di tecnologia con media e stampa, ma anche rilasciando numerose interviste a tutte le principali testate, incluse Vogue, New York Magazine, Glamour e Cosmopolitan.
Anche grazie a Bozoma l’immagine di Uber è decisamente migliorata negli ultimi mesi, un lavoro di abbellimento e pulizia a cui ha contribuito il cambio al vertice. La nuova CEO Dara Khosrowshahi che ha sostituito Kalanick ha assunto un tono molto più conciliatorio e responsabile rispetto al suo predecessore.
L’apprezzamento del lavoro svolto da Bozoma in Uber arriva proprio dal CEO in carica «Voglio ringraziare Boz per i suoi contributi nel corso dell’ultimo anno» dichiara Dara Khosrowshahi «Boz è entrata a far parte di Uber in un momento in cui la società stava soffrendo, ma la sua energia, ottimismo e creatività sono stati una parte fondamentale della nostra inversione di tendenza».